Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento del latino
40
mano il fanciullo alla nostra scuola, senza fede nell’umanità dei
nostri studi… per giungere al ‘titolo’ e alla ‘posizione’… malcon-
tente giustificano il malcontento del fanciullo e giovinetto che per-
de il tempo con noi” (Pascoli, 1894).
Non diverse le conclusioni a cui arrivava, nel 1909, la
Commissio-
ne Reale per l’ordinamento degli studi secondari
: “Il metodo adottato
nelle scuole italiane per l’insegnamento delle lingue classiche è
il più difficoltoso e il meno redditizio; serve poco alla conoscenza
della lingua, serve anche meno alla conoscenza dello spirito lette-
rario…”.
Come si vede il “nuovo” metodo scientifico non sfuggì al vaglio
delle menti più esperte ed acute, e non sfuggì neppure agli organi
istituzionali, ma si era ormai diffusa la convinzione che il latino
dovesse servire come “ginnastica mentale” e che quindi quello del
latino dovesse essere uno studio sofferto e faticoso, trasformando
così nella pratica scolastica in lingua
morta
quella che era stata, lo
ripetiamo, “una lingua parlata e scritta per quasi due millenni”
(Pascoli, 1911).
E forse in questa spirale perversa giocava anche il timore dei do-
centi di mostrarsi non abbastanza aperti alle novità e non aggior-
nati nelle metodologie “scientifiche”: del resto anche plasmare una
solida
forma mentis
nei discenti era pur sempre un nobile compito.
2.4.5
In Germania la riforma di Francoforte
In Germania si era già manifestata una reazione all’eccessivo
grammaticalismo della
formale Bildung
nella riforma delle scuole
di Francoforte, dove si tornava ad applicare un metodo induttivo,
che, tra l’altro, curava particolarmente i contenuti e la relazione
didattica. Tale riforma attirò l’interesse delle istituzioni inglesi
tanto che un gruppo di studiosi si recò in Germania per studiarne
il sistema scolastico e i metodi applicati agli studi classici; la loro
relazione fu poi presentata a entrambe le Camere del Parlamento
per ordine di Sua Maestà, e pubblicata nel 1910. Ecco alcune os-
servazioni: “L’oggetto di tutto questo cambiamento è la
semplifi-
cazione dello studio della grammatica
, per eliminare tutto quello
che non è essenziale, per ridurre la quantità eccessiva di tempo
dedicata allo studio tecnico della grammatica, per rendere le pri-
me fasi più adatte alla mente ancora immatura degli allievi più