Capitolo 3
Contenuti e metodi
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natario, referenziale/referente, fatica/canale, poetica/messaggio,
metalinguistica/codice). Non dimentichiamo di far presente agli
studenti che il destinatario di un’opera letteraria è “l’uditorio uni-
versale” (Perelman Tyteca, 1966, pp. 33-37), in cui tutti noi siamo
inclusi.
Può essere stimolante far riflettere gli studenti su ciascuno di que-
sti aspetti per quanto riguarda la lingua e i testi nel corso delle
lezioni. Per esempio sarà più facile far capire perché alcuni verbi
possono reggere l’infinitiva o la proposizione al congiuntivo a se-
conda che siano usati in
funzione referenziale
o in
funzione conativa
.
La differenza risulta evidente se si considera quale modo avrebbe
la subordinata se fosse indipendente: la funzione referenziale cor-
risponde a un indicativo, quella conativa a un imperativo o a un
congiuntivo esortativo. (
Magister discipulo suasit ut studeret /Magister
ei dixit: “Puer, stude”
; oppure
Vobis suadeo ut proficiscamini
/ “
Profici-
scimini
!”;
Vobis suadeo eos iam profectos esse
./“
Iam profecti sunt
”)
Lo scarto di significato è evidente.
acc. + infinito
ut (ne) + congiuntivo
censeo
ritengo che (qualcosa sia in un
certo modo…)
sono del parere che… (qualcosa
si faccia)
concedo
ammetto che le cose stanno in un
certo modo
concedo di fare o che si faccia…
dico
dico che qualcosa o qualcuno è… dico di fare… che si faccia…
decerno
vedo o stabilisco che …
decido di…
moneo
ricordo che …
ammonisco di… a…
persuadeo
persuado che qualcosa è… persuado a fare…
Anche per quanto riguarda l’attività traduttiva, su cui ci sofferme-
remo più avanti, Jakobson offre un’occasione preziosa per far sì
che l’esercizio pratico sia sostenuto anche da una riflessione me-
talinguistica: distingue, infatti, tre “modi di interpretazione del
segno linguistico”: 1. la
traduzione endolinguistica
o
intralingui-
stica
, cioè la parafrasi; 2. la
traduzione interlinguistica
, cioè l’in-
terpretazione di un testo linguistico per mezzo dei segni di un’al-
tra lingua; 3. la
traduzione intersemiotica
, che è la trasposizione
di un testo linguistico in un altro sistema di segni non verbali.
Quest’ultimo è il caso della rappresentazione grazie alle arti figu-
rative di scene che fanno parte di un poema, o che riproducono