QD7 - Didattica del Latino - page 18

Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento del latino
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siero, cioè le categorie logiche (
modi intelligendi
), che corrispondo-
no alle forme del reale (
modi essendi
). Insomma l’indagine verteva
sui rapporti che intercorrono tra grammatica, logica e metafisica
(
ratio consignificandi
,
ratio intelligendi
,
ratio essendi
), e la grammatica
diventava
ancilla theologiae
.
2.3
 La “via degli umanisti”
“Gli umanisti intervennero con una vera rivoluzione dei metodi
che, contrariamente a un’opinione tanto falsa quanto diffusa an-
che in ambienti accademici, salvò il latino dalla scomparsa, lo sanò
dalle assurdità dei grammatici metafisici e dell’innovazione bar-
barica, e gli garantì ancora più di quattro secoli di vita, durante i
quali poté esprimere con precisione tutte le pieghe del pensiero e
trasmettere tutte le innovazioni e le rivoluzioni della cultura euro-
pea, compresa la grande trasformazione scientifica avvenuta tra il
XVI e il XVII secolo” (Miraglia, 2009, p. 22). In sintesi: nelle scuo-
le degli umanisti sparirono le grammatiche e i lessici medioevali,
sostituite da brevi grammatiche, in cui, dopo l’apprendimento dei
rudimenta
necessari (declinazioni e coniugazioni), si proponevano
esercizi attivi, che vertevano sul lessico per campi semantici, per
verba singula
e per
verba coniuncta
, brevi colloqui, composizioni ele-
mentari e letture di autori, finalizzate anche all’imitazione.
I
Colloquia
divennero poi un genere molto diffuso: Poliziano pre-
parava per il piccolo Piero de’ Medici, di cui era precettore, i “la-
tinucci”, cioè dei testi adatti al ragazzino: varie notizie, relative
alla vita di corte o di famiglia, in modo tale che il suo discepolo
cominciasse a imparare la lingua senza la costrizione delle regole
grammaticali (Pighi, 1953, p. 106, Miraglia, 2009, p. 18).
Seguirono molte opere di questo genere, tra cui i
Colloquia
di Era-
smo e le
Exercitationes
linguae Latinae
di Juan Luis Vives: si tratta in
genere di piccoli testi in cui si ripetono a breve distanza vocaboli,
connessi anche per campi semantici con una ripresa sinonimica,
espressioni fraseologiche, costruzioni sintattiche, in un contesto
dialogico che ne favorisce l’apprendimento. Alle origini di queste
pratiche erano gli
hermeneumata
, o
progymnasmata
, già in uso nella
tarda antichità. Queste innovazioni didattiche vanno iscritte nel
quadro più ampio di rinnovamento culturale e di una nuova con-
cezione dell’uomo e del mondo, che richiedeva di conseguenza un
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