QD7 - Didattica del Latino - page 14

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 Capitolo Primo
Latino perché?
1.1
 Che lingua è il latino?
L’insegnamento del latino pone questioni aperte, ma non nuove.
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Che cosa?
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A che scopo?
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Per chi?
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Come?
Si vorrebbe sgombrare il campo preliminarmente dall’annosa
que-
relle
lingua morta
vs
lingua viva.
Ovviamente il latino non è una
lingua della comunicazione
, nel sen-
so comunemente inteso, nonostante esistano anche molti siti
web
e
trasmissioni radio in latino.
Se per “lingua morta” si intende una lingua di cui non esiste un
parlante nativo, è vero: non esiste un bambino che parli latino
dalla nascita. Ma di recente si stanno facendo strada altre teorie:
secondo la definizione dei linguisti, che fondano le loro conside-
razioni sugli aspetti dell’oralità, bastano anche solo due parlanti
contemporanei per garantire che la lingua possa dirsi viva.
Possiamo anche citare il caso dell’ebraico, che cessò di essere par-
lato, sostituito dall’aramaico, già circa duemila anni fa, ma rimase
la lingua della comunicazione scritta nel Medioevo e continuò ad
essere usato nelle cerimonie religiose, come il latino dai cristia-
ni. Dalla fondazione dello Stato di Israele, l’ebraico è tornato ad
essere parlato e scritto. Con questo non si vuol dire che il latino
deve avere un percorso analogo, ma semplicemente che nel latino,
come nell’ebraico, è depositata una memoria storica ancora viva, a
meno che non la si voglia sopprimere.
Anche l’arabo antico, la lingua del Corano, non è una lingua par-
lata, ma è tuttora studiata nei paesi di religione musulmana.
Si osserva che paradossalmente il latino ha continuato a vivere,
benché o proprio perché “morto”, senza essere più usato nella co-
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