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Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento del latino
Il terzo, il quarto e il quinto capitolo sono dedicati agli aspetti tec-
nici della didattica della lingua e delle opzioni metodologiche tra
le quali il docente deve saper operare una scelta consapevole, se è
il caso anche mettendo in discussione le proprie certezze, in con-
siderazione delle difficoltà sempre maggiori e dei risultati spesso
insoddisfacenti. Si è ritenuto necessario perciò richiamare l’atten-
zione sulle modalità dell’apprendimento, grazie alle acquisizioni
della psicologia cognitiva, sul concetto di
lingua
, sugli apporti del-
la linguistica del Novecento al lessico e alla sintassi, e sul rapporto
che tra questi intercorre; e ancora sul significato di
grammatica
e
di
riflessione metalinguistica
, sulla differenza tra
grammatica teorica
e
grammatica pedagogica
. Il contributo di Donatella Vignola appro-
fondisce il modello della
grammatica valenziale
e della sua applica-
zione alle lingue antiche.
La scelta metodologica deve fondarsi su un’idea chiara delle com-
petenze che si intende privilegiare, degli obiettivi da conseguire,
delle conoscenze che si ritengono indispensabili (morfosintatti-
che, lessicali, testuali, storiche), valutando quale e quanto spazio si
debba assegnare a ciascuna, e tenendo conto dei diversi indirizzi.
Nell’ambito della metodologia quindi un capitolo a parte è dedi-
cato alla traduzione: proprio per l’importanza che questa riveste
nella pratica scolastica, si rende necessaria una riflessione sul sen-
so del “tradurre”, sulle competenze che tale abilità implica, sulla
gradualità e sulle fasi di questo processo. Inoltre, si sottolinea che,
per leggere e comprendere il significato di un testo d’autore, non
bastano le nozioni grammaticali e un buon vocabolario, né l’indi-
spensabile contestualizzazione storica, ma, data la qualità lettera-
ria, non si può prescindere dalla conoscenza della retorica antica.
Alle considerazioni teoriche e metodologiche seguono esempi
concreti: vengono illustrati, per il primo biennio, diversi tipi di
esercitazioni e di letture. Per il triennio si apre una necessaria ri-
flessione sulla letteratura e sul canone letterario, a cui si aggiun-
gono percorsi interdisciplinari e per temi, senza alcuna pretesa di
esaustività, ma solo come suggerimenti ed esempi pratici, al fine di
sottolineare anche la permanenza nei secoli di
topoi
letterari, miti
e personaggi nelle arti e nella cultura europea. Nella prospettiva
di una didattica interdisciplinare, si rileva l’importanza che rive-
stono anche gli scritti in latino delle epoche successive all’antichi-
tà, quando, dal Medioevo in poi, è diventato la lingua veicolare
in Europa, delle scienze, del diritto, della teologia, della filosofia;