Gli eventi salienti: la seconda metà del Settecento
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mando dell’armata d’Italia, diede il suo maggiore contributo,
portando numerose vittorie alla Francia – tra cui la conquista
di Milano – che condussero direttamente al
Trattato di Cam-
poformio
del 1797. I suoi successi portarono alla nascita di re-
pubbliche filo-francesi in Italia: la Repubblica cisalpina, quella
ligure, quella romana e quella napoletana.
Dopo la sconfitta subita da Napoleone nella rada di Abukir
a opera delle truppe inglesi capitanate dall’ammiraglio Nelson
(agosto 1798), la Russia e l’Austria aderirono all’alleanza anglo-
turca. Nell’aprile 1799 l’armata russa arrivò in Lombardia e fece
cadere tutte le repubbliche filo-francesi, mentre la Repubblica
napoletana cedeva sotto i colpi dei sanfedisti e dell’esercito del
cardinale Ruffo. L’insieme di tali fallimenti screditò il ruolo del
Direttorio, che si indebolì.
Napoleone prese il sopravvento, tornò in Francia e il 9 no-
vembre 1799 pose fine con le baionette alla Costituzione del
1795. Tornò poi anche in Italia e diede vita a una nuova fase re-
pubblicana. Di fatto, instaurò una
dittatura che durò quindici
anni
e che cominciò a indebolirsi solo nel 1812, quando, con la
disastrosa campagna di Russia, iniziò il declino dell’imperatore,
poi sconfitto definitivamente nella battaglia di Waterloo.
L’abdicazione di Napoleone e il suo esilio all’isola d’Elba ave-
vano fatto convergere soprattutto a Milano le forze di opposi-
zione antinapoleonica, composte, in massima parte, da intel-
lettuali e commercianti. Il 21 aprile 1814 ci fu una sommossa
popolare che pose fine al regno italico e consentì la formazione
di un governo provvisorio, che inviò una delegazione a Parigi
per discutere con le potenze vincitrici il futuro dell’Italia. Lo
scopo era ottenere la libertà, l’indipendenza nazionale e l’asset-
to costituzionale.
Gli eventi epocali che hanno dominato la seconda metà del
Settecento hanno coinvolto, più o meno direttamente, altre
potenze europee. A questo proposito, le
vicende inglesi
han-
no senz’altro una loro rilevanza, sia per la partecipazione di-