Introduzione alla Chimica Organica - page 21

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Prefazione
le giuste conoscenze prima di risolvere i problemi conclusivi di ciascun capitolo. Le
risposte
a queste domande veloci sono riportate a fine pagina, così che lo studente può
velocemente controllare i progressi e, quando necessario, rivedere l’argomento tratta-
to nel corrispondente paragrafo. Un ulteriore supporto didattico per la risoluzione dei
problemi è fornito da
Guida alla soluzione dei problemi da Introduzione alla Chimica Orga-
nica
, F. S. Lee, W. Brown, T. Poon (EdiSES).
Più problemi pratici:
È noto che per gli studenti uno dei modi migliori per apprendere
la chimica organica è quello di avere a disposizione molti problemi pratici. Nel testo
noi abbiamo incrementato del 15% il numero di problemi pratici, dando una maggio-
re possibilità di imparare la materia. Per esempio, abbiamo inserito la sezione “Tra-
sformazioni chimiche”, in quasi ogni capitolo, che aiuterà lo studente a familiarizzare
con le reazioni presenti sia nel capitolo corrente sia in quelli precedenti. Lo scopo di
questi problemi è quello di fornire un approccio costruttivo all’apprendimento della
chimica organica e di dimostrare che i concetti si basano costantemente gli uni sugli
altri durante tutto il corso.
Sintesi organica:
In questo testo è trattata la sintesi organica e tutte le sfide che essa
presenta come strumento educativo. Ci rendiamo conto che la maggioranza degli stu-
denti di questo corso ha intenzione di proseguire la propria carriera nell’ambito delle
scienze biologiche e mediche e che solo pochissimi aspirano a diventare chimici or-
ganici sintetici. Riconosciamo anche che ciò che un chimico organico sa fare meglio
è sintetizzare nuovi composti; in altre parole, egli “costruisce” cose. Inoltre, sappiamo
che una delle chiavi per acquisire padronanza nel campo della chimica organica è
quella di risolvere molti problemi. A tale scopo, abbiamo sviluppato un ampio numero
di problemi di chimica organica sintetica, nei quali la molecola da preparare ha un
uso applicativo nella vita di tutti i giorni. Il nostro obiettivo al riguardo è quello di far
esercitare lo studente a riconoscere e utilizzare reazioni particolari in un contesto di
sintesi reali. Il nostro intento, per esempio, non è far acquisire allo studente la capacità
di progettare la sintesi della procaina (Novocaina), ma, piuttosto, che egli sia in grado
di proporre i reagenti opportuni per ciascuno stadio quando gli viene mostrato uno
schema generale di sintesi attraverso il quale essa può essere preparata.
Attenzione all’apprendimento visivo:
Alcune ricerche nell’ambito della conoscenza e
della cognizione hanno dimostrato che la visualizzazione e l’organizzazione possono
aumentare considerevolmente l’apprendimento. Abbiamo inserito tali accorgimenti
per l’apprendimento usando i
callout
(piccole caselle di testo) e, in questa edizione, ne
abbiamo aumentato il numero, per evidenziare gli aspetti rilevanti di molte delle illu-
strazioni presenti nel testo. Così facendo, vengono evidenziate le informazioni impor-
tanti. Quando si deve ricordare un concetto o risolvere un problema, si può richiamare
alla mente la corrispondente illustrazione presente del testo. I segnali visivi forniti dai
callout aiuteranno lo studente a ricordare, non solo il contenuto, ma anche il contesto
in cui l’illustrazione è inserita.
Catione
isobutilico
(carbocatione 1°)
¶•
≠ ≠
questo carbonio forma
il legame con l’idrogeno
2-Metilpropene
CH
3
C
ƒ
C
H
3
HCH
2
Cl
CH
3
C
ƒ
C
H
3
HC
+
H
2
H
¬
Cl
Cl
+
CH
3
C
ƒ
C
H
3
CH
2
-
1-Cloro-2-metilpropano
(non si forma)
-
2-Metilpropene
CH
3
C
ƒ
ƒ
C
H
3
CH
3
Cl
Cl
CH
3
C
ƒ
C
H
3
CH
3
+
H
¬ +
CH
3
C
ƒ
C
H
3
CH
2
questo carbonio
forma il legame
con l’idrogeno
Catione
terz
-butilico
(carbocatione 3°)
2-Cloro-2-metilpropano
(prodotto formato)
¶•≠≠
Cl
¶•≠
1...,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20 22,23,24,25,26,27,28,29,30
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