Capitolo 11 - La comunità scolastica come luogo della partecipazione e dell’autonomia
503
c) definire gli indicatori di efficienza e di efficacia in base ai quali l’SNV individua
le istituzioni scolastiche che necessitano di supporto e da sottoporre prioritaria-
mente a valutazione esterna;
d) mettere a disposizione delle scuole strumenti relativi al procedimento di valutazione
di cui all’articolo 6 per la realizzazione delle azioni di cui all’articolo 6, comma 1;
e) definire gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici (par. 9.3.12);
f) cura la selezione, la formazione e l’inserimento in un apposito elenco degli esper-
ti dei nuclei per la valutazione esterna.
Infine l’INVALSI partecipa alle indagini internazionali e alle altre iniziative in
materia di valutazione in rappresentanza dell’Italia.
Procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche
Altrettanto significativo l’art. 6 del Regolamento, concernente il procedimento
di valutazione delle istituzioni scolastiche.
Esso si sviluppa in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di au-
tovalutazione, tramite analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi
disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendi-
menti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall’Invalsi, oltre a ulteriori
elementi significativi integrati dalla stessa scuola.
Vi è affiancato il procedimento di valutazione esterna: previa individuazione delle
situazioni da sottoporre a verifica, vengono disposte visite dei nuclei costituiti da un
dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti (v. sopra, art. 3).
Ne consegue la ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di
miglioramento in base agli esiti dell’analisi effettuata dai nuclei.
11.16.3 La Direttiva n. 74 del 2008
La prima delle Direttive
62
previste dalla L. 176/2007 è stata emanata dal ministro
Mariastella Gelmini. In essa si legge: “
Le attività dell’INVALSI assumono valore stra-
tegico in quanto concorrono al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea in
materia di istruzione e formazione, correlati al «processo di Lisbona
63
», avviato nel 2000, e
con più specifico riguardo alla qualità dei livelli di apprendimento.
Esse si inseriscono nel più ampio contesto internazionale, sia in tema di indagini interna-
zionali comparative sulla qualità dei sistemi nazionali di istruzione e sui livelli di apprendi-
mento degli studenti, con riferimento alle metodiche adottate e ai risultati conseguiti, sia in
tema di promozione della cultura della valutazione
”.
Vi sono poi esplicitate le aree di intervento prioritarie per i tre anni scolastici
decorrenti dal 1° settembre 2008 (2008-09; 2009-10; 2010-11).
1)
Valutazione di sistema
, tramite un rapporto annuale sulla scuola contenente:
– indicatori sulla domanda di istruzione, sulla distribuzione e sulle condizioni
delle scuole, sulle risorse destinate al loro funzionamento;
62
La Direttiva n. 74 del 15 settembre 2008.
63
La Strategia di Lisbona è trattata al par. 8.5.2 sgg.