Principi di Microbiologia Medica - page 18

I BATTERI
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Parte I
Caratteri antigenici
Mycobacyterium tuberculosis
possiede essenzialmente
due classi di antigeni, rispettivamente di natura
polisac-
caridica
e di natura
proteica
, con ampie reazioni crociate
con analoghi antigeni di altri micobatteri. I lipidi degli in-
volucri esterni e, in particolare, le cere formate dagli aci-
di micolici legati a glicolipidi fenolici, hanno una poten-
te azione «adiuvante» l’immunogenicità delle porzioni
antigeniche polisaccaridiche e proteiche, favorendo il
reclutamento di cellule immunocompetenti. La risposta
immunitaria cellulo-mediata è centrale sia nella resisten-
za alla infezione sia nella patogenesi delle lesioni, mentre
l’immunità umorale non sembra di rilevante significato
protettivo ed offre anche scarse o nulle possibilità di uti-
lizzo ai fini della diagnosi di infezione attiva.
Meccanismo dell’azione patogena
Mycobacterium tuberculosis
non produce (eso)tossine
proteiche
sensu stricto
(anche se è dimostrata la pro-
duzione di emolisine e la liberazione extracellulare di
lipasi) e non è, ovviamente, provvisto di endotossina
(LPS) che è tipica dei batteri Gram-negativi.
Ancorché il meccanismo dell’azione patogena di
M.
tuberculosis
sia tutt’ora oggetto di dibattito, non v’ha
dubbio che la capacità del batterio di resistere al kil-
ling intracellulare nelle cellule fagocitarie è l’elemento
centrale del meccanismo della sua azione patogena.
Molti componenti cellulari sono dotati di azio-
ne tossica che si estrinseca soprattutto nei confronti
dei macrofagi, impedendo la completa uccisione dei
micobatteri fagocitati (anche nel caso di macrofagi
«attivati»), sia attraverso la inibizione della fusione
fagosoma-lisosoma sia attraverso la inibizione del-
la acidificazione del contenuto del fagolisosoma. Un
ruolo importante nella tossicità di
M. tuberculosis
nei
confronti dei macrofagi sembra sia svolta dal
fattore
cordale
cui abbiamo accennato in precedenza.
Patogenesi dell’infezione tubercolare
L’infezione da
M. tuberculosis
si contrae di norma per
via aerogena. Una volta depositati negli spazi alveolari
dei polmoni, si innesca un processo infiammatorio, ini-
zialmente di tipo «essudativo», ovverosia con una pre-
valente componente vascolare, seguito da una intenso
accumulo di cellule fagocitarie prevalentemente di tipo
macrofagico. I bacilli vengono fagocitati dai macrofagi
alveolari e in gran parte uccisi, con la conseguente «pre-
sentazione» di diversi materiali antigeni micobatterici
ai linfociti TH e l’innesco della risposta immunitaria.
Alcuni batteri, però, riescono a sopravvivere ed a mol-
tiplicarsi all’interno dei macrofagi, uccidendoli e libe-
randosi nell’ambiente extracellulare e danneggiando i
tessuti circostanti. La comparsa di macrofagi «attivati»,
con un aumentato potere micobattericida, e di linfociti
CD8 citotossici specifici, in conseguenza della risposta
immunitaria cellulo-mediata (
fig. 18.2
) riesce di norma
a contenere l’infezione, con l’attivazione di un caratte-
ristico processo infiammatorio di tipo granulomatoso,
che istologicamente si manifesta (
fig. 18.3
) con un den-
so infiltrato di cellule mononucleate che circonda un in-
sieme di cellule epiteliodi (macrofagi fittamente stipati)
e cellule giganti multinucleate (cellule di Langhans). La
lesione (denominata «
tubercolo»
), viene in genere cir-
coscritta da un’intensa reazione connettivale (fibrosi)
ad opera di fibroblasti e la porzione centrale, che va in-
contro a necrosi (necrosi caseosa), è successivamente
sede di una intensa precipitazione di sali di calcio.
Nel soggetto resistente, il processo infiammatorio
rimane localizzato, coinvolgendo al più alcuni linfo-
nodi mediastinici satelliti, con la formazione di quello
che prende il nome di
complesso primario
.
Non sempre però, il «
complesso primario
» viene
completamente e definitivamente «
sterilizzato
». Al
contrario, in una percentuale difficilmente quantifica-
Micobatteri ed antigeni
micobatterici
Monocito
Macrofago
infetto
Macrofago
attivato
Fagocitosi
Macrofago
attivato
infetto
Uccisione dei micobatteri
ad opera del macrofago
attivato
Attivazione
Citotossicità
Linfocito
T CD4+
Linfocito
T CD8+
Lisi e liberazione
dei micobatteri
FIGURA 18.2
Schema della interazione tra le cellule effet-
trici della risposta immunitaria cellulo-mediata (macrofagi,
linfociti T CD4+, linfociti T CD8+ citotossici) ed i micobatteri.
1...,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17 19,20,21,22,23,24,25,26
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