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10

Premessa

Precursore di questa corrente di pensiero è

Walter Christaller

, autore della “te-

oria delle località centrali”, ma il funzionalismo geografico ha trovato matura

espressione solo nella seconda metà del XX secolo.

Le influenze più significative si sono registrate nel campo della geografia re-

gionale: nel 1962 il francese

Étienne Juillard

indica nella coesione dello spazio

funzionale il criterio fondamentale di unità della regione, in precedenza rappre-

sentato dall’uniformità del paesaggio. Secondo l’autore, le funzioni attribuite ai

singoli centri definiscono lo spazio territoriale, sulla base dei concetti di “soglia”

e “portata”, e indicano i ranghi della gerarchia urbana.

Il volume di

David Harvey

,

Explanation in geography

(1969), può essere conside-

rato il primo contributo teorico del nuovo paradigma.

Esponiamo ora a grandi linee

la

teoria delle località centrali

elaborata dall’e-

conomista tedesco Walter Christaller (1893-1969) nell’opera

Le località centrali

nella Germania meridionale

.

Christaller, in virtù di un esame deduttivo e generale, ha spiegato la distribuzione

dei centri urbani, la loro forma e la struttura gerarchizzata sul territorio sulla

base delle aree gravitazionali dei singoli centri.

Il modello di Christaller si basa su alcuni presupposti economici:

>

comportamento standard dei consumatori, che minimizzano i costi di tra-

sporto;

>

uno spazio geografico omogeneo;

>

il costo di trasporto proporzionale alla distanza percorsa;

>

la presenza di economie di scala;

>

equità nell’offerta del servizio in modo che tutti i consumatori abbiano accesso

a tutti i servizi e beni.

La teoria parte dall’individuazione di un centro urbano per lo scambio di beni

e servizi – la

località centrale

– che deve produrre e/o offrire beni o servizi alla

popolazione dispersa su un territorio omogeneo intorno a essa. L’obiettivo del

modello è quello di comprendere come prodotti o servizi, e in particolare le

funzioni terziarie, si organizzino sul territorio dando vita a una gerarchia urbana.

Per raggiungere l’obiettivo Christaller introduce i concetti di

soglia

e

portata

, che

esprimono, in termini geografici, le tradizionali forze economiche che organiz-

zano le attività nello spazio, i costi di trasporto, le economie di agglomerazione

e le economie di scala: la

portata

definisce la distanza massima oltre la quale

il consumatore non è disposto ad affrontare i costi di trasporto, necessari per

recarsi ad acquistare il servizio; la soglia rappresenta la distanza che delimita

un’area circolare, nella quale è compresa la quantità di popolazione minima

per garantire un livello di domanda tale per cui il servizio sia prodotto in modo

efficiente.

Ogni servizio è prodotto solo se la portata è superiore alla soglia, cioè se esiste

una domanda in grado di costituire una massa critica sufficiente per offrire il

servizio in condizioni di efficienza. In equilibrio, le aree di mercato circolari

definite dalla portata del servizio diventano aree di mercato esagonali.