Table of Contents Table of Contents
Previous Page  21 / 34 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 21 / 34 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

L’insegnamento della geografia nella scuola italiana

5

La

riforma Moratti

del

2003

mette fine ai programmi definiti a livello centrale

dal Ministero della Pubblica Istruzione. Essa si colloca nell’ambito del processo di

attuazione dell’autonomia scolastica, attivata dalla legge 59/1997 e dal successivo

regolamento DPR 275/1999. Le scuole dell’autonomia possono definire i pro-

pri curricoli, nel rispetto delle linee guida nazionali: “Le istituzioni scolastiche,

nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle

famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell’articolo 8, concretiz-

zano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del

diritto di apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni”

10

.

In tale prospettiva la legge 53/2003 ridisegna i cicli scolastici e prevede varie

novità quali l’anticipo dell’età di accesso alle scuole dell’infanzia ed elementare

e nuovi percorsi della formazione professionale.

Si tratta della prima riforma organica della scuola italiana dopo quella del 1923.

Rispetto all’impostazione di Giovanni Gentile – che privilegiava una visione

storicistica e di stampo nettamente umanistico a detrimento delle discipline

scientifiche – la nuova scuola segue una direzione antitetica.

I programmi di studio centralizzati vengono sostituiti dai piani di studio persona-

lizzati, i quali contengono un nucleo fondamentale, omogeneo su base nazionale,

che rispecchia la cultura, le tradizioni e l’identità nazionale e prevedono una

quota, definita autonomamente, relativa agli aspetti di interesse specifico delle

singole istituzioni scolastiche e delle realtà locali ad esse collegate.

La

riforma Fioroni:

nel 2007, il governo Prodi sostituisce il governo Berlusconi,

la riforma Moratti viene in parte ridimensionata e modificata dal nuovo Ministro

dell’Istruzione Giuseppe Fioroni

11

.

I geografi plaudono al Ministro che recupera alla Geografia un ruolo interdisci-

plinare e diventa strumento nodale per la decodifica della complessità del mondo

globalizzato. La riforma è ampiamente ispirata dal pensiero di Edgar Morin che,

nella sua celebre opera

La testa ben fatta

, asserisce che la sfida della globalità è

una sfida di complessità. Il filosofo francese ritiene infatti che la semplificazione

disciplinare della didattica tradizionale sia ormai inefficace alla risoluzione dei

problemi del mondo moderno e post-moderno, problemi che si manifestano su

scala planetaria e che richiedono sforzi convergenti e multidisciplinari.

In questo nuovo contesto culturale si inserisce il discorso sulla Geografia, scienza

ecologica per eccellenza.

Il ministro Fioroni emana le

Nuove indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo

ciclo di istruzione

12

, che si sovrappongono e tuttavia non sostituiscono le Indica-

zioni precedenti.

10

DPR 275/1999, articolo 4.

11

DPR 12.02.1985, n 104.

12

Ministero della Pubblica Istruzione, Nuove indicazioni per la scuola dell’infanzia e del

primo ciclo di istruzione, settembre 2007.