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Premessa
L’insegnamento della geografia
nella scuola italiana
L’oggetto della disciplina
La Geografia è scienza che studia l’umanizzazione del nostro pianeta e, quindi,
i processi attivati dalle collettività nelle loro relazioni con la natura. Tali pro-
cessi nel corso del tempo hanno trasformato l’ambiente e hanno “costruito” il
territorio nel quale oggi viviamo. La storia della natura e quella dell’uomo si
svolgono con tempi diversi: i tempi lunghi della natura si intrecciano spesso
con quelli molto più brevi dell’uomo, con ritmi che a volte si fanno più serrati
in seguito a trasformazioni assai rapide, dovute a nuove prospettive culturali o
all’affermarsi di tecnologie innovative.
Per questi motivi la Geografia è attenta al presente, che studia nelle varie artico-
lazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali ed economici. Ma
poiché lo spazio non è statico, la Geografia non può prescindere dalla dimensione
del tempo, da cui trae molte delle sue possibilità di leggere e interpretare i fatti
che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza. È importante partire,
nei primi anni di scuola primaria, dall’approccio senso-percettivo all’ambiente
circostante, attraverso un’esplorazione consapevole del contesto. In questa fase
la Geografia opera in stretta connessione con le Scienze motorie, per consolidare
il rapporto del corpo con lo spazio.
Dopo aver costruito le proprie “geografie”, anche attraverso le testimonianze di
adulti nella veste di referenti culturali (familiari, insegnanti, testimoni privile-
giati), gli allievi possono avvicinarsi alla dimensione sistematica della disciplina
gradualmente, dagli ultimi due anni della scuola primaria fino al terzo anno
della secondaria di primo grado. È soprattutto alla Geografia, infatti, che spetta
il delicato compito di conferire il senso dello spazio, accanto a quello del tempo:
gli allievi devono attrezzarsi di coordinate spaziali per orientarsi in un territorio.
Occorre che, fin dalla scuola primaria, siano abituati ad analizzare ogni elemento
nel suo contesto spaziale, a partire da quello locale fino ad arrivare ai contesti
mondiali. Il raffronto della realtà locale con quella globale, e viceversa, è possibile
attraverso la continua comparazione di spazi, letti e interpretati a scale diverse,
servendosi anche di carte geografiche, fotografie aeree e immagini da satellite.
Altra irrinunciabile opportunità formativa che la Geografia offre è quella di
abituare a osservare la realtà da diversi punti di vista.
Il rispetto del patrimonio culturale ereditato da chi ci ha preceduto, che si
traduce in una varietà di “segni” leggibili sul territorio, è obiettivo che conduce
agli stretti legami della Geografia con la Storia e con le Scienze sociali. Con
queste discipline, la Geografia condivide anche la progettazione di azioni di