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L’insegnamento della geografia nella scuola italiana
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Secondo la definizione tradizionale, esso è “uno sviluppo che risponde alle esi-
genze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future
di soddisfare le proprie”. In altri termini, la crescita odierna non deve mettere
in pericolo le possibilità di crescita delle generazioni future. Le tre componen-
ti dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e ambientale) devono essere
affrontate in maniera equilibrata a livello politico. La strategia per lo sviluppo
sostenibile, adottata nel 2001 e riveduta nel 2005, è completata tra l’altro dal
principio dell’integrazione della problematica ambientale nelle politiche euro-
pee aventi un impatto sull’ambiente.
Secondo la definizione della International Charter on Geographical Education
(adottata dall’UGI durante il Congresso di Washington, nel 1992), “La geografia
è la scienza che cerca di spiegare i caratteri dei luoghi e la distribuzione delle
comunità umane, gli aspetti e gli eventi che accadono e si sviluppano sulla su-
perficie terrestre. La geografia ha a che fare con le interazioni tra l’ambiente
e le comunità umane nel contesto di specifici luoghi e localizzazioni. Le sue
caratteristiche consistono nell’ampiezza dello studio, nella vastità dei metodi,
nella funzione di sintesi di conoscenze provenienti dalle altre discipline, fisi-
che e umane, e nell’attenzione per i temi della gestione futura delle relazioni
uomo-ambiente”.
La Dichiarazione di Lucerna sull’Educazione Geografica
Di seguito viene riportato un estratto della Dichiarazione di Lucerna sull’Educazione Geografica
per lo Sviluppo Sostenibile redatta da Hartwig Haubrich, Sibylle Reinfried e Yvonne Schleicher
(traduzione italiana a cura di Alessia De Nardi e Margherita Bussi).
La Commissione dell’Unione Geografica Internazionale per l’Educazione Geografica
coglie l’occasione del Decennio delle Nazioni Unite per l’educazione allo Sviluppo
Sostenibile 2005-2014 per confermare il proprio impegno per l’educazione in favo-
re dello sviluppo sostenibile e per riconfermare che il “Documento Internazionale
sull’educazione geografica” del 1992 riveste ancora importanza globale. Sebbene la
questione dell’educazione ambientale fosse già inclusa nel Documento Internazionale
sull’Educazione Geografica, i cambiamenti globali dell’ultimo decennio, che saranno
le grandi sfide per l’umanità nel 21° secolo, richiedono la proclamazione di una “Di-
chiarazione sull’Educazione geografica per lo Sviluppo Sostenibile” in accordo con il
Decennio delle Nazioni Unite per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile (UNDESD).
Il contributo della geografia all’educazione per lo sviluppo sostenibile
Quasi tutti i “temi d’azione” dell’UNDESD, che comprendono l’ambiente, l’acqua, lo
sviluppo rurale, il consumo sostenibile, il turismo sostenibile, la comprensione inter-
culturale, la diversità culturale, il cambiamento climatico, la riduzione delle catastrofi,
la biodiversità, l’economia di mercato, hanno una dimensione geografica. È perciò
necessario che il paradigma dello sviluppo sostenibile sia integrato nell’insegnamento
della geografia a tutti i livelli e in tutte le regioni del mondo in modo adeguato.