Previous Page  28 / 36 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 28 / 36 Next Page
Page Background

12

Parte Prima

Le Scienze motorie e sportive negli ordinamenti scolastici

www.

edises

.it

della Nazione e quello di elevare il livello morale e culturale delle masse, in

vista di un rinnovamento della classe dirigente del Paese.

L’impostazione metodologica-didattica doveva favorire un’educazione nazional-

patriottica tesa a sviluppare in ciascun cittadino il senso della Patria e dei valori

basilari, come il senso dell’onore, l’ardimento, il coraggio, e a tutelare la stirpe

contribuendo a renderla sempre più sana, più forte e meritevole dei futuri destini

di grandezza perseguiti dal fascismo.

Con la riforma del 1923 il ministro Gentile, partendo dalla considerazione

che il sistema scolastico doveva dare maggiore importanza alla distribuzione

rispetto alla produzione del sapere,

privilegiò più l’aspetto cognitivo-umanistico

che

non quello scientifico-tecnico dei programmi ed attuò il distacco fra Ministero

della Pubblica Istruzione ed Educazione fisica. Giovanni Gentile, primo

sostenitore dell’unità educativa, realizzò la frammentazione del principio

basilare dell’unità pedagogica con l’istituzione dell’

ENEF

11

(Ente Nazionale per

l’Educazione Fisica)

con cui dispose che «

gli alunni di tutte le scuole medie governative

e pareggiate dipendenti dal Ministero della Pubblica Istruzione

» dovessero compiere

«

la propria educazione fisica presso le società ginnastiche e sportive all’uopo designate

».

Egli attuò, a livello scolastico, il pensiero di Mussolini, inquadrando il problema

ginnico-sportivo in un rapporto di stretto collegamento con il rinnovamento

delle strutture scolastiche e delle finalità educative globali della scuola fascista.

«

L’operazione “Educazione fisica”

scrive Isidori Frasca –

fu una delle prime condotte

dal regime, nel più ampio ambito del programma di gestione e controllo delle forze giovanili.

Essa, iniziata nel 1923 con l’introduzione di tale disciplina come materia obbligatoria

nelle scuole del Regno, sotto la Direzione dell’Ente Nazionale per l’Educazione Fisica,

irretì in breve larghi strati della popolazione italiana, maschile e femminile..

12

.

11

ENEF, istituito con Regio Decreto n. 684 del 15 marzo 1923.

12

Cfr. Isidori Frasca R.,

L’educazione fisica e sportiva, e la preparazione materna

,

in

La

corporazione delle

donne

, Vallecchi, Firenze 1988, pag. 273.

L’Educazione fisica ai tempi del fascismo.