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Parte Prima
Le Scienze motorie e sportive negli ordinamenti scolastici
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Negli ultimi decenni dell’Ottocento il dibattito sull’importanza formativa e
sociale dell’Educazione fisica coinvolse eminenti studiosi tra i quali il Mosso ed
il Baumann. Essi divennero i capiscuola di interpretazioni diverse della valenza
dell’attività ginnastica. Anche i loro principali discepoli, Monti e Guerra,
alimentarono il dibattito e la polemica fino ai primi anni del Novecento.
Mosso sosteneva l’importanza di una ginnastica libera, svincolata da modelli
preordinati, di tipo anglosassone; Baumann invece teorizzava l’importanza di
un’attività fisica di tipo psicocinetico ma attenta a valutazioni di tipo biologico.
È importante sottolineare l’intuizione del Baumann che già verso la fine
dell’Ottocento teorizzava l’istituzione di un’Accademia per la formazione degli
insegnanti di Educazione fisica. Egli sollecitò la realizzazione pratica delle sue
idee con l’invenzione di nuovi attrezzi ginnici, quali l’asse di equilibrio, i ceppi,
gli appoggi Baumann
6
. Emilio Baumann (1848-1916) fu allievo dell’Obermann
nel 1861 nel corso magistrale tenutosi a Torino, e pubblicò numerose opere che
sostennero la teoria del nuovo indirizzo tecnico-scientifico relativo alla pratica
ginnastica. Egli può definirsi
il fondatore ed il padre della ginnastica italiana
. Senza
negare la parte buona del metodo tedesco e svedese, Emilio Baumann diede
alla ginnastica un’impronta sua personale concependola non fine a se stessa,
ma come mezzo per la formazione del carattere. L’esercizio fisico non doveva
tendere soltanto al raggiungimento della bellezza e della sanità del corpo,
ma soprattutto all’elevazione dello spirito, al rafforzamento della volontà e
del carattere. Le teorie del grande maestro furono contrastate, soprattutto
perché egli fu sostenitore convinto dell’utilità degli esercizi collettivi e non
condivise l’apparire e l’affermarsi dei giochi e delle attività sportive di stile
angloamericano.
Si deve a Baumann se l’Educazione fisica in Italia, liberandosi dall’empirismo,
cessò di essere un elenco di esercizi scelti a caso, privi di fondamento scientifico
e pedagogico, e se la ginnastica smise di essere considerata come un frammento
della pedagogia. Nelle opere del Baumann, laureato anche in medicina, sono
riassunte oltre che la teoria e la tecnica degli esercizi ginnici, l’anatomia, la
fisiologia, l’igiene, la pedagogia degli esercizi fisici.
Biomeccanica Umana
,
Ginnastica e scienza
,
Psicocinesia
,
Anatomia applicata alla ginnastica
, furono opere
di valore scientifico e pedagogico inestimabile che precorsero le ricerche,
le esperienze e le osservazioni di laboratorio iniziate più tardi. In esse sono
contenute osservazioni tratte dall’esperienza maturata con gli allievi e rivestono
carattere pedagogico, fisiologico, igienico, sociale.
A tutto ciò bisogna aggiungere l’impulso fornito al dibattito sull’importanza
delle discipline fisiche e sportive dalla nascita dei moderni Giochi Olimpici,
nel 1896, da un’idea del barone francese Pierre de Coubertin. Questi Giochi
costituirono un ulteriore incentivo per quanti sostenevano fortemente
l’esigenza di un definitivo riconoscimento dell’importanza dell’esercizio fisico
anche negli ordinamenti giuridici dei vari Paesi.
6
Cfr. Amendola N.,
Forma Atletica e Ginnastica
, Conte, Napoli 1982.