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Capitolo 1
Dall’Educazione fisica alle Scienze motorie
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maschi esaltò il raggiungimento della forza e della virilità, mentre per le
femmine esaltò lo stato di benessere indotto dall’esercizio fisico e gli effetti
positivi della ginnastica sull’evoluzione della personalità dell’individuo-donna,
anche in vista di una futura maternità e del dovere di procreare italiani
sani e forti, capaci di difendere la propria Nazione e di tutelare la stirpe di
appartenenza. Nel corso degli anni, come si è visto, lo sviluppo del programma
ginnico fu progressivamente intensificato su un modello che si richiamava
sempre più all’antichità classica, romana in particolare. Non c’è dubbio che
queste innovazioni che interessarono la scuola e l’Educazione fisica, con tutto
il loro bagaglio di retorica patriottica, furono anche utilizzate come mezzo
per distogliere l’attenzione degli italiani dalla politica sempre più aggressiva
del regime, testimoniata dapprima dalla politica colonialista (1935-1936) e
quindi dal fatale avvicinamento alla Germania hitleriana che sfociò poi nella
partecipazione al secondo conflitto mondiale che sancì drammaticamente la
fine del Ventennio.
Il crollo del regime fascista, nel 1943, trascinò con sé tutte le organizzazioni
di partito: i compiti demandati alla GIL furono così devoluti al Ministero
della Guerra, poi Ministero della Difesa ed al Ministero dell’Educazione
Nazionale, poi Ministero della Pubblica Istruzione, in base alle rispettive
competenze. Si attuò così, dopo oltre venti anni, il ritorno in seno al Ministero
della Pubblica Istruzione delle competenze riguardanti l’insegnamento
dell’Educazione fisica.
Al termine della guerra non è stato facile intraprendere il cammino della
ripresa sociale ed anche la scuola ha avuto davanti a sé un duro e difficoltoso
percorso. In modo particolare, a causa di una avversione per tutto quanto
era stato utilizzato e strumentalizzato dal regime fascista, l’insegnamento
dell’Educazione fisica e sportiva venne trattato con diffidenza.
Ulteriori ragioni che contribuirono ad emarginare la disciplina furono
sicuramente la carenza di palestre e attrezzature, aggravata dalle distruzioni
Propaganda ginnica durante il Ventennio fascista.