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Scienze e tecnologie informatiche
cui un’informazione viene immagazzinata e recuperata, e bisogna conoscere i
limiti di tutto questo. Nell’attività metacognitiva, si considerano rilevanti due
dimensioni:
>
>
conoscere sul conoscere
, come conoscenza riflessa e introspettiva sul funzio-
namento del proprio sistema di memoria, che è propriamente un processo
di
metamemoria
;
>
>
conoscere come conoscere
, come repertorio di abilità e strategie finalizzate
alla memorizzazione.
Accanto a questa conoscenza metacognitiva, che ha pertanto un carattere stabi-
le, ci sono anche
esperienze metacognitive
, che sono idee, pensieri, sentimenti,
sensazioni attivati dalla specifica situazione della persona (ad esempio, accor-
gersi di non aver capito ciò che è stato detto, o sentire di avere sulla punta della
lingua qualcosa che si stava cercando di ricordare).
A queste due componenti metacognitive, si aggiungono due componenti co-
gnitive, cioè gli
obiettivi cognitivi
e le azioni o
strategie cognitive
. È importante
tener presente che gli obiettivi cognitivi che a scuola vengono posti diretta-
mente dall’insegnante o dalla situazione di apprendimento influenzano diret-
tamente le azioni intraprese per raggiungerli.
Tra le conoscenze ed esperienze metacognitive che possono essere insegnate
dalla scuola risulta essenziale:
>
>
prevedere
se e come si è in grado di affrontare un compito, sulla base di
quello che si sa sul proprio sapere;
>
>
pianificare
il proprio comportamento cognitivo in vista della richiesta, ad
esempio ponendosi le domande necessarie alla comprensione, scorrendo il
testo per avere un’idea del suo contenuto e delle sue difficoltà ecc.;
>
>
verificare
e
controllare
i risultati dell’attività, utilizzando criteri diversi (coe-
renza interna, sensatezza, confronto con i fatti ecc.).
Ad esempio, un modo per mettere in evidenza l’utilità di riflettere su quello
che si sta comprendendo e su quello che possono capire gli altri è quello di
far scambiare ai discenti i ruoli di parlante e di ascoltatore. Lo studente, poi,
può essere guidato dall’insegnante all’autointerrogazione, per arrivare ad uti-
lizzare abitualmente schemi che lo inducono a riflettere sul proprio processo
di apprendimento, sulle proprie scelte e sulla propria strategia di risoluzione
di problemi.
Lo studio è un’attività cognitiva complessa
che coinvolge processi di attenzio-
ne e di concentrazione (poiché è necessario focalizzare le proprie risorse sul
materiale di studio ignorando altri stimoli), di lettura e comprensione del testo
(lo studente deve attribuire significato al materiale di studio integrandolo con
i propri schemi di conoscenza) e di memorizzazione (il materiale selezionato
come “importante” ai fini dell’apprendimento deve essere memorizzato).