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Scienze e tecnologie informatiche
Queste condizioni determinano una certa “ansietà” che nasce proprio dalla
percezione di un’impotenza nei confronti di un’offerta di informazione smisu-
rata quanto poco accessibile. Proprio qui si gioca il ruolo del docente che deve,
oggi, possedere termini digitali per sorprendere gli studenti, metterli alla pro-
va, incuriosirli e, chissà, trovare metodi di insegnamento ancora più efficaci.
Non sono, quindi, gli studenti a doversi arrendere, ma gli educatori a dare loro
un po’ più di fiducia e cercare di pensare come loro. Henry Jenkins sostiene
che la loro è una cultura “partecipativa” basata su “produzione e condivisione
di creazioni digitali” e su una “partnership informale” con gli insegnanti che li
porta a sentirsi responsabili del progetto educativo.
1.4
Apprendere ad apprendere: la metacognizione
Studiare è un mestiere, come dicono in molti, e come tutti i mestieri richiede
metodo. Tra le varie tecniche di studio, quella che maggiormente ha acquisito
una logica europea in questi ultimi anni è quella legata all’
apprendere ad appren-
dere
. Mai ci furono parole più sagge.
Vogliamo formare dei bravi specialisti informatici? Bene, lo studio dell’infor-
matica senza un opportuno processo sistemico di base potrebbe non bastare,
anzi non basta! Non è sufficiente avere un buon libro di testo, un ottimo do-
cente, interessanti materiali online, una scuola eccellente sotto tutti i punti di
vista. È necessario che lo studente che si accinge allo studio di questa o di altre
discipline sappia studiare, e non è semplice, anche se potrebbe sembrarlo! Lo
studio delle discipline scientifiche richiede un notevole sforzo intellettivo e
un’efficace applicazione dei principi legati all’astrazione. L’informatica, in par-
ticolare, lascia libero lo studente di trovare soluzioni ai problemi, soluzioni che
potranno essere giudicate dal docente più o meno efficaci o efficienti (pen-
siamo, ad esempio, ai principi di computazionalità, complessità e analisi degli
algoritmi). Quante volte ci si imbatte in studenti che non riescono, a loro modo
di dire, a trovare la soluzione. Questa difficoltà non è sempre legata a specifici
problemi di comprensione di principi, di teoremi, di regole; spesso riguarda
sfere non direttamente legate all’ambito cognitivo ma che, trasversalmente,
incidono in maniera significativa sul processo di acquisizione dei saperi. È im-
portante, quindi, agire a livello metacognitivo.
La
metacognizione
è uno strumento di apprendimento mediante il quale si rendono le
persone consapevoli del modo in cui affrontano i compiti cognitivi e si insegna a gestire in
modo efficace i processi che mettono in atto.
La
metacognizione
non è legata esclusivamente alla sfera cognitiva, ma anche
a quella affettiva.
Quest’approccio quindi, rappresenta una modalità privilegiata per trasmette-
re contenuti e strategie, a qualsiasi età, poiché mira alla costruzione del sé e