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La Sanità incompleta
scelte e azioni, è caratterizzato da una
mescolanza di emozioni e di ra-
gione
. Anche le relazioni, in tutte le loro espressioni positive (amore,
tenerezza, speranza) o negative (conflitto, incomprensione, rabbia,
collera, aggressività), sono inevitabilmente collegate e influenzate
dalla realtà emotivo-affettiva.
Emozioni e ragione caratterizzano quindi
tutte
le nostre relazioni;
solo la loro integrazione
garantisce rapporti positivi; al contrario, il
predominio di una dimensione sull’altra conduce inevitabilmente a
conflitti negativi.
Quando diamo importanza solo o prevalentemente alla ragione e
sottovalutiamo le emozioni, noi diventiamo come dei robot o perso-
ne non razionali ma
razionaliste
, ossia persone senza cuore, umanità,
comprensione, empatia; quello che conta in questo caso è solo l’esal-
tazione del nostro modo di ragionare.
Quando invece attiviamo il processo inverso, allora siamo in balìa
delle nostre emozioni (positive o negative) e dei nostri capricci; la ra-
gione non viene ascoltata, dà solo fastidio perché ci richiama all’au-
tocritica, al controllo e all’analisi delle cause dei nostri problemi,
come è già stato precisato nel capitolo sulle relazioni.
In genere, la mente emozionale e quella razionale, pur operando
con modalità conoscitive molto diverse, si integrano e ci guidano
nella vita quotidiana.
Come già detto, l’emozione coinvolge
tutti i processi psichici
, permea,
colora e ravviva tanto i pensieri quanto le azioni, caratterizzandoli
col suo tono e col suo slancio, ed esprime la risonanza e il riflesso che
si sperimentano, quando si ricerca la soddisfazione delle tendenze e
delle esigenze personali; per questo motivo, ogni azione umana non
è mai solo emotiva o solo razionale e ogni nostra condotta è deter-
minata da una
parte tendenziale
che ci spinge ad agire, costituita dalle
motivazioni e dai bisogni, e da una
parte affettivo-emotiva
, che espri-
me le reazioni positive o negative come risposta alla soddisfazione o
meno delle necessità esistenziali
1
.
L’emozione (dal latino
“e-motus”
ossia
“movimento da”
) non è solo
l’impulso e la propensione ad agire, che ci prepara a fronteggiare
e a gestire le diverse esperienze della vita, interne ed esterne, sulla
base di un giudizio favorevole o di pericolo, ma esprime anche la
tendenza o la repulsione istintiva verso una cosa stimata buona o cat-
1
Goleman D. (1999),
Intelligenza emotiva
, BUR, Milano, pp. 27-31.