

Capitolo 10
Il dolore, la sofferenza e la morte
10.1
I limiti esistenziali
La sofferenza e la morte rappresentano, nella professione sanitaria
ma anche nella vita quotidiana, due tematiche forti e sconvolgenti,
che accompagnano da sempre la storia di ogni uomo. Il problema di
trovarsi di fronte a qualcuno che soffre o che sta per morire è molto
complesso; per questo motivo, la sua analisi richiede, anzitutto, che
esso venga inquadrato dal punto di vista psicologico.
Marie-Louise von Franz, psicologa svizzera e discepola di Jung, scrive
a proposito della fragilità umana: “L’incompiutezza è la peculiarità
di ogni persona, di ogni uomo… Siamo come sugheri. Quando Dio
non ci deprime galleggiamo sulla superficie, ma quando la morte si
avvicina, d’improvviso tacciamo ed affondiamo in qualcosa di più
sostanziale. Sul letto di morte, l’espressione delle persone cambia
e ci accorgiamo che per la prima volta esse hanno trovato la pace e
sono diventate veramente se stesse; tutto il clamore dell’io è giunto
alla fine
”
1
.
Anche se la storia dell’uomo è caratterizzata da una sfida instan-
cabile e da un continuo superamento delle sue possibilità in tutti i
campi (progresso, tecnologia, ricerca), i limiti umani emergono im-
placabilmente e l’incompiutezza si svela, in tutta la sua ampiezza e
profondità.
L’esperienza di finitudine è percepita drammaticamente, a livello
personale, nella nostra quotidianità: il nostro fisico, la nostra effi-
cienza, le nostre capacità psichiche, la durata della nostra vita. Nes-
suno di noi è la bellezza, la forza, la salute, ma tutti siamo più o meno
belli, più o meno forti, più o meno sani; abbiamo quindi dei limiti
corporei.
Il limite riguarda anche tutte le altre dimensioni personali (cono-
scenza, affettività, socializzazione, moralità). “A questa legge che se-
1
Von Franz M.L. (1983),
Il femminile nella fiaba
, Boringhieri, Torino, p. 166.