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La Sanità incompleta

gna un limite per ogni cosa non sfuggono neppure i valori per i quali

l’uomo vive, né gli assiomi di matematica, che sono sì incondizionati

nella loro validità scientifica, ma limitati nel loro oggetto”

2

.

Ai limiti esistenziali si aggiungono i

limiti morali

, che definiscono il

confine oltre il quale l’uomo potrebbe tecnicamente spingersi, ma

a costo di rischiare un danno per sé e per gli altri (es.: produzioni

di armi nucleari, manipolazione dei meccanismi fondamentali della

vita stessa, sfruttamento incontrollato delle risorse naturali).

Senza limiti morali si corre il rischio di danneggiare l’intera uma-

nità. La loro imposizione, invece, permette di evitare conseguenze

dannose nella speranza di ottenere risultati positivi.

“L’esperienza

del finito accompagna ogni esperienza, qualunque essa

sia. È così ineccepibile questo dato che normalmente non si sente il

bisogno di dichiararlo, ma rientra nel carattere comune dell’esisten-

za. Soprattutto è assillante questa esperienza nelle ore di angoscia:

per esempio, di fronte a una vita che vediamo sfuggirci e per la quale

i nostri tentativi in suo favore si rivelano inutili”

3

.

Data questa situazione, l’uomo è, da un lato, attratto dal bisogno di

infinito, di trascendenza e di assoluto e, dall’altro, dalla sufficienza

del finito. In particolare, l’uomo di oggi non si sente più protetto

dalla custodia dell’infinito e, per questo, si sente incapace di dare un

significato all’esistenza.

Il senso di incompiutezza, che si constata implacabilmente con lo

scorrere della vita sia a livello individuale che sociale, ingenera rea-

zioni e

atteggiamenti diversi

in ogni persona:

>

>

resa alla ineluttabilità, rassegnazione passiva, disperazione, sfida

titanica;

>

>

aspirazione illusoria con conseguente tentativo di autoliberazione

mediante l’annullamento del proprio io, rifiuto;

>

>

presa di coscienza realistica aperta alla speranza di nuovi equili-

bri, valorizzazione.

Quali

significati

si danno, quindi, ai limiti esistenziali che caratteriz-

zano tutte le persone?

>

>

Un primo significato è rappresentato dal “

non senso

”,

cioè dalla

difficoltà di comprensione del “perché” dell’esistenza dei limiti.

Ognuno di noi rimane senza parole di fronte ad eventi dramma-

2

Ranzini M. (1991),

Dai limiti al limite finale

, in Bassetti O.,

Psicologia della salute e nur-

sing

, MB, Milano, p. 23.

3

Ibidem,

p. 24.