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La Sanità incompleta
nendo capace di autogestirsi, il bisogno di rassicurazione non solo
non scompare ma si specifica e si esprime, con modalità diverse, a
seconda del momento evolutivo degli eventi, dello stato psicofisico e
delle caratteristiche individuali.
Spesso l’adulto, nel quotidiano, pur non dovendo affrontare situa-
zioni complesse e gravi, sente la necessità di
chiedere conferme
(ossia
di essere rassicurato) circa le proprie scelte, azioni o capacità
(“Come
mi sono comportato? Come è andato il mio intervento
?”), la positività o
meno della propria immagine sociale (
“Ti piaccio? Come mi sta questo
abito...?”
) e l’entità dell’investimento affettivo nei suoi confronti (
“Mi
ami? Mi vuoi bene?
”).
Quasi certamente, ognuno di noi ha posto, almeno una volta, una
di queste domande perché la ricerca di conferme rassicuranti, per
mantenere un adeguato livello di autostima, è un
bisogno umano
.
L’uomo è paragonabile ad un pendolo poiché oscilla tra l’esigenza
di cercare rassicurazione sia in se stesso che negli altri; se psicologi-
camente è solido, pur non trascurando l’ambiente esterno, riesce, in
prima persona, a mantenere un proprio equilibrio, ma quando è fra-
gilizzato da situazioni drammatiche, tende a cercare maggiormente
fuori da sé un aiuto rassicurante.
Non a caso, in certe professioni, si parla di
relazione di aiuto
, essendo
i vari professionisti divenuti sempre più consapevoli del bisogno di
rassicurazione e del fatto che non sempre si è in grado di superare,
in prima persona, le difficoltà.
Ricorrendo ad una espressione in auge alcuni anni fa, in campo ci-
nematografico, si dice che nessuno è un “Rambo psicologico” per-
ché, in qualsiasi istante, si può essere costretti a confrontarsi con le
proprie debolezze, le paure e l’infelicità. I momenti difficili e oscuri
sono sempre in agguato; in queste situazioni, in cui può capitare che
il contesto ci appaia ingrigito da una spessa coltre paragonabile alla
nebbia che impedisce di vedere, è normale desiderare che accanto a
noi vi sia qualcuno in grado di rassicurarci e di camminarci vicino,
anche per un breve tratto, per guidarci.
Ha necessità di essere rassicurato il bambino, l’uomo debole e quel-
lo forte, la persona sana e ammalata, la donna in pace e quella in
collera, quella giovane e quella climaterica, perché nessuno è im-
mune dalle difficoltà e nessuno può soffocare il
bisogno di rassicura-
zione
che, se adeguatamente soddisfatto, favorisce l’autoperfeziona-
mento.
“Tutti abbiamo la necessità vitale di punti di riferimento, di certez-
ze, di rassicurazioni. A qualsiasi età, abbiamo paura del provvisorio,