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Una scuola inclusiva in una società
inclusiva. Alcune riflessioni
introduttive
di
Vincenzo Sarracino, Università degli Studi “Suor Orsola
Benincasa” di Napoli
Troppo spesso, quando si parla di educazione, si intende un’azione volta a tra-
smettere verità a chi ancora non conosce questa verità o non la possiede. Ma pren-
diamola in un’altra derivazione, che è “educarci”. Educarci vuol dire essere tutti
coinvolti, avere tutti un percorso da fare. E in questo percorso dare un senso alla
fatica, che inevitabilmente si fa, è importante.
(A. Canevaro)
Abstract in italiano
Può una scuola essere “inclusiva” senza partire dalla realizzazione di una
“società inclusiva”? Che cosa è una “società inclusiva”? Quali sono le caratte-
ristiche principali di una “scuola inclusiva”? Che cosa si intende con “inclu-
dere” e con il suo contrario “escludere”? Il presente contributo propone una
riflessione relativamente a tali interrogativi: tutti e ciascuno vanno inclusi,
questa è la risposta; gli alunni, infatti, sono differenti fra loro per storia e
per cultura, per bisogni, per desideri e per necessità, ma la scuola è aperta
a tutti costituzionalmente e pedagogicamente. Tuttavia, l’apertura e l’acco-
glienza non possono essere generalizzate; infatti, proprio perché ciascuno
di noi è da considerarsi un soggetto umano unico e irripetibile e, quindi,
anche diverso dagli altri per tante ragioni, ne scaturisce che una “scuola
che accoglie” ha bisogno, per comprendere scientificamente il problema,
dell’apporto di più discipline: della biologia, della psicologia, della sociolo-
gia, dell’economia, delle altre scienze umane e dell’educazione per capire
da dove partire e in che direzione procedere.
Abstract in inglese
Can a school be “inclusive” without starting from the realization of an “in-
clusive society”? What is an “inclusive society”? What are the main characte-
ristics of an “inclusive school”? What is meant by “including” and its opposite
“excluding”? This paper proposes a reflection on these questions: everyone
must be included, this is the answer. In fact, the students are different from
each other in their history and culture. They have diverse needs and desires,
but the school is open to all constitutionally and pedagogically. However,