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Il lavoro inclusivo dell’insegnante

in classe

di

Luigi d’Alonzo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Abstract in italiano

Gli alunni che lasciano la scuola italiana prima del completamento del cor-

so di studi sono circa 700 mila e con il 17,6% di ragazzi che abbandonano

gli studi, l’Italia, secondo i dati Istat ed Eurostat, è in fondo alla classifica

europea dove in media l’abbandono scolastico è del 14,1%. Questi risulta-

ti poco incoraggianti sono anche confermati dalle indagini internazionali

(OCSE PISA). A fronte di questa situazione problematica cosa è possibile

fare? Come si possono formare persone “attrezzate” che possano agire in

un mondo così complesso e globalizzato? Muovendo da questi interrogativi,

il presente contributo offre una riflessione sulla necessità e sull’importanza

di mettere al centro del dibattito politico la scuola e le sue problematiche

attuali. Una scuola che abbia i suoi attori, gli insegnanti, consapevoli del loro

ruolo e della loro missione, intenzionalmente volti al bene dei ragazzi, mol-

to preparati sul piano relazionale, competenti sul piano tecnico-disciplinare,

molto abili sul piano della gestione della classe.

Abstract in inglese

In Italy, students who drop out before completing compulsory schooling are

about 700 thousand. Data from ISTAT and Eurostat show that Italy, with a

17.6% drop-out rate, is at the bottom of the European ranking where, on

average, the school dropout is 14.1%. These discouraging results are also

confirmed by international surveys (OECD PISA). What can we do in the

face of this problematic situation? How can we train “equipped” people

who can act in such a complex and globalized world? Starting from these

questions, the present paper offers a reflection on the necessity and on the

importance of putting the school and its current problems at the centre of

political debate. In this contribution it is argued that the actors in schools,

especially the teachers, need to be aware of their role and their mission that

are intentionally aimed for the good of the students. They require knowled-

ge, skills and abilities to be well prepared on the relational level, competent

on the technical-disciplinary aspects and very skilled in terms of classroom

management.

* * *