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Le riflessioni di Jan Amos Komenský e di Jean-Jacques Rousseau risultano,
dunque, assai attuali: oggigiorno, infatti, è necessario un continuo e co-
stante aggiornamento delle proprie competenze per fronteggiare le dif-
ferenti situazioni nell’ambito delle quali si interagisce e per riadattarsi ad
esse. Pertanto, non basta “trasmettere” conoscenze, ma bisogna “agire”,
accompagnando i discenti lungo i sentieri formativi in vista di un appren-
dimento che consenta loro di navigare in una realtà incerta ed imprevedi-
bile; un apprendimento che “conduca fuori” la consapevolezza del proprio
essere e la responsabilità delle proprie azioni, che duri lungo tutto l’arco
della vita, che dia a tutti e a ciascuno la possibilità di avere il controllo delle
proprie scelte, pur sempre imperfette, ma senza lasciare indietro nessuno.
Risultano, dunque, fondamentali la formazione e le competenze degli inse-
gnanti in quanto, in un’ottica inclusiva, la qualità del processo di insegna-
mento-apprendimento deriva, in gran parte, da questi aspetti. Nella singo-
lare interazione, finalizzata alla ricerca di un possibile “accordo”, sempre
situato
, tra l’agire professionale del docente e il sistema cognitivo e appren-
ditivo del discente, a chi insegna è, dunque, richiesto di operare, agendo
in maniera attiva e trasformativa nei contesti scolastici,
con
il gruppo e
con
il
soggetto, ovvero mettendo in atto un’indistinta interazione finalizzata a re-
cepire una forma comune delle istanze personali di ognuno e a rispondere
agli specifici bisogni espressi da ciascun soggetto.
In tal senso, la partecipazione al dibattito di numerosi insegnanti e dirigenti
scolastici ha reso evidente l’interesse per i temi dello sviluppo professionale
e della
teacher agency
e il bisogno di condividere gli itinerari da perseguire,
sollecitando un “approccio collaborativo” alla ricerca educativa che realizzi
l’auspicata circolarità tra teoria e prassi nell’accogliere le suggestioni emer-
genti da una pratica esperta e le istanze di cambiamento espresse da pro-
fessionisti che esercitano una funzione decisiva nei processi di innovazione.
Maurizio Sibilio
Università degli Studi di Salerno
Prefazione