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Prefazione
Il volume raccoglie gli atti dell’International Ph.D. Workshop “Educatio-
nal Research and Teachers’ Professional Development” e dell’International
Symposium “Teacher Agency for Inclusive Education: An Interdisciplinary
Perspective”, tenutisi presso l’Università degli Studi di Salerno il 6 e il 7
luglio del 2017.
Gli eventi, che hanno coinvolto in qualità di relatori un prestigioso con-
sesso di studiosi, italiani e non solo, hanno suggerito inconsuete prospet-
tive di analisi e delineato nuovi scenari di azione, considerando alcune
dimensioni cruciali della professionalità docente in un momento di riorga-
nizzazione del sistema scolastico, alla luce della Legge n° 107 del 13 luglio
2015 e dei Decreti applicativi ad essa relativi.
Difatti, nell’attuale società della conoscenza, caratterizzata da significativi
cambiamenti sociali, culturali ed antropologici e da una proteiforme realtà
educativa che si contraddistingue per la dinamicità dei suoi contesti, per la
varietà e per la pluralità dei bisogni dei discenti, l’educazione occupa una
posizione di centralità.
“
Educare è avvezzare a vivere
” affermava, a metà del XVII secolo, Jan Amos
Komenský, appassionato fautore dell’ideale pansofico (
omnes omnia doce¯re
),
le cui pioneristiche intuizioni hanno avuto una notevole risonanza fino al
XX secolo e oltre. Basti pensare, tra i tanti, a Jean-Jacques Rousseau che,
nel
Contratto Sociale
, condivideva con lo studioso ceco i concetti di ugua-
glianza e di libertà attraverso l’insegnamento di tutto a tutti e, nell’
Emilio
,
faceva riferimento ad un’educazione che rispettasse la natura dell’allievo
e che andasse incontro alle sue inclinazioni e ai suoi bisogni, salvaguar-
dandone l’individualità e la libertà. È proprio in quest’ultima opera che il
filosofo ginevrino, partendo dall’assunto che il fine ultimo dell’atto educa-
tivo fosse, coerentemente con il pensiero comeniano, “
insegnare a vivere
”,
poneva l’attenzione sull’azione del maestro, il quale non doveva insegnare
all’educando “
le scienze, ma dargli il gusto di amarle
”, crescendo e conse-
gnando “
degli uomini alla propria specie, degli esseri socievoli alla società e dei
cittadini allo Stato
”.
Volgendo lo sguardo alla situazione contemporanea, cosa significa, dun-
que, “
insegnare a vivere
”? Edgard Morin, in un saggio del 2015 dal titolo
(non casuale) “Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione”,
dichiara che “
vivere è vivere in quanto individuo che affronta i problemi della
propria vita personale, è vivere in quanto cittadino della propria nazione, è vivere
anche nella propria appartenenza all’umano
”.