

Capitolo 2
Verso una didattica del movimento
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2.2
Le attivitàmotorie nella realtà scolastica italiana
Con nota del 26 novembre, il MIUR diffonde il Decreto Mini-
steriale con il quale sono state emanate in via definitiva le
In-
dicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del pri-
mo ciclo di istruzione,
che entrano in vigore dall’a.s. 2012/2013.
In sintesi, il nuovo documento mette in evidenza:
– un chiaro riferimento alle competenze chiave europee;
– un ritorno alle discipline a sfavore delle aree o degli assi,
cosa che, nell’ambito delle attività motorie, riporta alla
comparsa della disciplina
Educazione fisica
dalla primaria
alla secondaria e del
Corpo e movimento all’infanzia
;
– le competenze motorie accorpate sono 4 e non c’è la sud-
divisione in abilità e conoscenze, mentre ci sono i traguar-
di che corrispondono agli standard di apprendimento;
– c’è il profilo d’uscita in cui è chiaro il riferimento alle
competenze motorie.
Con l’approvazione definitiva delle
Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
25
,
che vanno ad aggiungersi a quelle del secondo ciclo, si com-
pleta così il percorso ministeriale di definizione del curricolo
dai 3 ai 19 anni, che dovrebbe garantire un
Curricolo verticale
delle competenze motorie
.
In linea con quanto dichiarato negli Orientamenti del 1991,
le successive
Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle
attività educative nella scuola dell’infanzia,
rafforzano la rivalu-
tazione della corporeità nei processi di apprendimento. La
dimensione motoria rappresenta l’elemento originario sul
quale si edificano i processi cognitivi:
26
è quanto viene di-
25
Regolamento 16 novembre 2012, nota 26 novembre 2012, prot. n. 7734.
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
.
26
Sibilio, M. (2008).
Il corpo e il movimento.
Napoli: Cuen, p. 155.