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Il corpo inclusivo

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viene esortato ad utilizzare tutti i canali espressivi per amplia-

re le proprie possibilità, affinando la capacità di trasporre e

fare interagire diversi linguaggi.

Bruner

XVI

sottolinea come lo stesso sviluppo dell’intelligen-

za appoggi le proprie radici sulla dimensione senso-motoria,

dando luogo alla prima forma di rappresentazione conosci-

tiva del mondo: quella attiva. Egli mette in risalto, ancora, il

ruolo dell’integrazione tra il pensiero analitico e quello in-

duttivo, espressi sul piano metaforico nei termini, rispettiva-

mente, di

mano destra

e

mano sinistra

.

La metafora della mano destra e della mano sinistra rappre-

senta non solo l’integrazione fra pensiero analitico e pen-

siero intuitivo, ma l’integrazione di tutto l’essere dell’uomo,

che comprende la dimensione fisica del fare, quella poetica

fantastica del mito, e quella intellettiva della scienza (Nacca-

ri, 2003).

1

La sfera della creatività, se da un lato permette l’integrazio-

ne dinamica delle popolarità presenti, dall’altro rappresenta

una dimensione trasversale che integra entrambi gli emisferi

e tutte le dimensioni della persona.

L’integrazione dei linguaggi espressivi diventa particolar-

mente significativa nella scuola dell’infanzia e nella scuola

primaria, difatti, le stesse indicazioni ministeriali relative alla

suddivisione in campi di esperienza mettono in risalto anco-

ra una volta la necessità di interventi che puntino al coinvol-

gimento di tutti i canali sensoriali ed espressivi.

I campi di esperienza stabiliti sono

il sé e l’altro; il corpo e il

movimento; linguaggi, creatività, espressione; i discorsi e le parole; la

conoscenza del mondo.

1

 Naccari, A. (2003).

Pedagogia della corporeità. Educazione, attività motoria e sport

nel tempo.

Perugia: Morlacchi, p. 231.