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Il corpo inclusivo

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motorie e dall’uso del linguaggio gestuale oltre che da quello

uditivo e visivo.

Grant ha asserito che non solo l’approccio cinestesico si rive-

la più efficace, ma anche molto più accattivante e motivante

per gli allievi.

I risultati della sua ricerca hanno evidenziato che gli allievi

del gruppo sperimentale hanno incontrato o superato gli al-

lievi del gruppo di controllo in tutte e cinque le aree testate

e Grant ha attribuito il miglioramento del gruppo sperimen-

tale all’approccio cinestesico.

Quando l’energia creativa è allineata con gli obiettivi di ap-

prendimento essa diviene dirompente e può rendere un ap-

prendimento più creativo, ma soprattutto può sostenere gli

apprendimenti in modo efficace quando si è in presenza di

bambini che manifestano comportamenti oppositivi, iperatti-

vi o semplicemente irrequieti e che hanno difficoltà a restare

fermi nei loro posti.

Secondo i quattro approcci dei concetti psicomotori (See-

wald, 1993)

3

, che implicano sempre la connessione tra la

sensazione psicologica e l’attività motoria, il movimento può

essere spiegato come:

– una procedura funzionale – in questa prospettiva, nella

danza, si lavora per migliorare equilibrio, tensione, sforzo

dinamico, ecc.;

– un processo di auto-attivazione – nella danza si pone l’ac-

cento sull’esplorazione dell’espressione interna, sulla

ricerca della propria identità, e sul miglioramento della

coscienza del proprio corpo;

– un compimento/raggiungimento di strutture – nella dan-

za la combinazione della percezione e del movimento per-

mettono le variazioni del modello di movimento acquisito,

3

 Seewald, J. (1993). “Entwicklungen in der Psychomotorik”, in

Praxis der

Psychomotorik,

18 (4), pp. 188-193.