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Capitolo 3

Verso nuove forme di educazione alla corporeità inclusiva

83

3.2

 La danza-educativa al servizio di una didattica

inclusiva

C’è un luogo speciale, nella vita di un bambino con disabili-

tà, nel quale, sopra a ogni altro, egli deve trovare la migliore

e più completa applicazione: si tratta del contesto educati-

vo, inteso come inclusivo […] È, infatti, nella scuola che il

bambino disabile incontra naturalmente i suoi coetanei, ed

è insieme a loro che impara, applica le nuove conoscenze,

verifica le sue competenze e le sue proprie idee intorno ad

esse e valida le ipotesi […] È nella scuola che ha la migliore

e più naturale occasione per giocare con gli altri, e attraverso

il gioco crescere e svilupparsi, nell’interazione fra i limiti e

le possibilità posti da ciascun protagonista e dalle occasioni

offerte dall’ambiente.

20

Il

Piano per la formazione dei docenti per il triennio 2016-2019

21

alla voce

Inclusione e disabilità

sottolinea che una delle carat-

teristiche distintive della scuola italiana è, appunto, l’atten-

zione all’inclusione e che, per poter esprimere l’inclusione

come sistema quotidiano di gestione delle classi, la forma-

zione deve essere rivolta sia agli insegnanti specializzati nel

sostegno che a tutti gli insegnanti curricolari.

Nel testo del documento le Indicazioni e le Linee Guida ram-

mentano che

la diversità pone all’azione didattica ed educativa una grande

sfida: essere capaci di fronteggiarla, disponendo di adegua-

te competenze nelle strategie didattiche inclusive, risponde

non solo ai bisogni degli alunni disabili o con Disturbi Speci-

fichi di Apprendimento, con altre difficoltà o disturbi evolu-

20

 Besio, S. (2009).

Gioco e giocattoli per il bambino con disabilità motoria.

Milano:

Unicopli Edizioni.

21

 DM 797 del 19 ottobre 2016.

Piano nazionale di formazione del personale docente

per il triennio 2016-2019.