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Parte Terza

Esempi di Unità di Apprendimento

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Nel campo delle scienze umane, il freudismo e il comportamen-

tismo (peraltro di segno opposto): l’uno postula nel soggetto

umano una dimensione profonda e inconscia, da cui dipende-

rebbe, almeno parzialmente, il comportamento esterno e pro-

gettato; l’altro riduce al solo comportamento esterno l’indaga-

bile e il conoscibile della personalità.

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In cosmologia, l’ipotesi dell’infinitezza dell’universo, non nuo-

va certamente, ma ora formulata sulla base di osservazioni e

scoperte.

Il docente di filosofia rileverà, in sintesi, come tali rivoluzioni met-

tevano in discussione i tradizionali concetti di spazio e tempo,

quindi di simultaneità, di oggetto e di fatto, e le loro misure (la

misura, ovvero la grandezza, tende a essere identificata con l’atto

soggettivo di misurazione), di coscienza come attività originaria

e trasparente a se stessa, di cosmo come sistema stabile e chiuso

di relazioni oggettuali, cui sia possibile circoscrivere a priori dei

limiti quantitativi. E la realtà di cui si occupa la scienza è apparsa

sfuggente, ambigua, contraddittoria, molto lontana dall’immagine

superficiale che ne danno i sensi; e che le sue leggi, piuttosto che

rivelarsi ad un progressivo lineare processo di scoperta, possono

solo venire faticosamente e precariamente ricostruite attraverso

ipotesi ardue e parzialmente arbitrarie, in cui hanno un ruolo fon-

damentale le coordinate culturali e linguistiche dello scienziato.

Fase 3.

tempo: 120’

Ripresa in mano la conduzione dell’unità, il docente di filosofia

accennerà a come le rivoluzioni descritte sopra abbiano prepoten-

temente concentrato l’attenzione della filosofia verso la scienza,

più precisamente verso i suoi metodi, le sue prospettive, i suoi li-

miti: l’immagine tradizionale – di origine baconiana – che se ne

aveva, l’immagine del robusto edificio che cresce, mattone dopo

mattone, poggiando su solide basi, ora si modifica, l’edificio ac-

cenna a sgretolarsi. Ma a sgretolarsi è innanzitutto la rassicuran-

te nozione di “fatto” che si diceva. Ora i filosofi della scienza, gli

epistemologi, revocano a dubbio che la scienza possa muovere da

fatti intesi come dati di senso per sé immediatamente significati-

vi e veritieri. Invece, i fatti esperiti hanno valore scientifico solo

all’interno di una teoria che li precede, e ne predetermina la ri-