

www.
edises
.it
280
Parte Terza
Esempi di Unità di Apprendimento
>
>
Nel campo delle scienze umane, il freudismo e il comportamen-
tismo (peraltro di segno opposto): l’uno postula nel soggetto
umano una dimensione profonda e inconscia, da cui dipende-
rebbe, almeno parzialmente, il comportamento esterno e pro-
gettato; l’altro riduce al solo comportamento esterno l’indaga-
bile e il conoscibile della personalità.
>
>
In cosmologia, l’ipotesi dell’infinitezza dell’universo, non nuo-
va certamente, ma ora formulata sulla base di osservazioni e
scoperte.
Il docente di filosofia rileverà, in sintesi, come tali rivoluzioni met-
tevano in discussione i tradizionali concetti di spazio e tempo,
quindi di simultaneità, di oggetto e di fatto, e le loro misure (la
misura, ovvero la grandezza, tende a essere identificata con l’atto
soggettivo di misurazione), di coscienza come attività originaria
e trasparente a se stessa, di cosmo come sistema stabile e chiuso
di relazioni oggettuali, cui sia possibile circoscrivere a priori dei
limiti quantitativi. E la realtà di cui si occupa la scienza è apparsa
sfuggente, ambigua, contraddittoria, molto lontana dall’immagine
superficiale che ne danno i sensi; e che le sue leggi, piuttosto che
rivelarsi ad un progressivo lineare processo di scoperta, possono
solo venire faticosamente e precariamente ricostruite attraverso
ipotesi ardue e parzialmente arbitrarie, in cui hanno un ruolo fon-
damentale le coordinate culturali e linguistiche dello scienziato.
Fase 3.
tempo: 120’
Ripresa in mano la conduzione dell’unità, il docente di filosofia
accennerà a come le rivoluzioni descritte sopra abbiano prepoten-
temente concentrato l’attenzione della filosofia verso la scienza,
più precisamente verso i suoi metodi, le sue prospettive, i suoi li-
miti: l’immagine tradizionale – di origine baconiana – che se ne
aveva, l’immagine del robusto edificio che cresce, mattone dopo
mattone, poggiando su solide basi, ora si modifica, l’edificio ac-
cenna a sgretolarsi. Ma a sgretolarsi è innanzitutto la rassicuran-
te nozione di “fatto” che si diceva. Ora i filosofi della scienza, gli
epistemologi, revocano a dubbio che la scienza possa muovere da
fatti intesi come dati di senso per sé immediatamente significati-
vi e veritieri. Invece, i fatti esperiti hanno valore scientifico solo
all’interno di una teoria che li precede, e ne predetermina la ri-