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Unità di Apprendimento 8

Revisione dell’immagine positivistica della scienza

279

Dal punto di vista scientifico hanno grande rilevanza alcune fonda-

mentali rivoluzioni concettuali.

A questo punto dell’unità sarebbe auspicabile l’intervento dei do-

centi di fisica, matematica e scienze, che potrebbero illustrare in

maniera sintetica ma puntuale almeno alcune di queste rivoluzio-

ni. Qui si danno delle indicazioni sommarie.

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L’introduzione delle geometrie non euclidee, sistemi dotati di

perfetta coerenza e dimostrabilità interna, e che pure negano

il quinto postulato di Euclide, per il quale per un punto può

passare una sola parallela a una retta data, e mettono in dubbio

il carattere assoluto e oggettivo dello spazio euclideo.

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Il rinnovamento dei fondamenti della matematica, il cui ambito

viene a scindersi in correnti e partiti antagonisti e alternativi (il

logicismo, che risolve la matematica nella logica, il formalismo,

che le attribuisce solo i caratteri formali di un sistema simboli-

co, l’intuizionismo, che ne fa procedere lo svolgimento da alcu-

ne specifiche intuizioni originarie).

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L’ipotesi del “quanto” di luce: l’energia non si propagherebbe in

modo continuo, ma avrebbe struttura discreta.

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Le teorie della relatività ristretta e generale: la massa di un cor-

po, la relazione temporale di due eventi e la loro distanza, ven-

gono a dipendere e variare a seconda dello stato di quiete o di

moto di corpi o eventi, stato a sua volta identificato a partire

dalle coordinate, anch’esse mobili, di un osservatore esterno.

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I teoremi fisici di indeterminazione e di complementarietà.

Per il primo, non è mai possibile conoscere con precisione as-

soluta velocità e posizione di una particella, perché incrementi

di esattezza nella stima della prima coordinata si risolvono in

perdite nella stima della seconda: vi è, insomma, una soglia di

errore globale al di sotto della quale non si può scendere; se-

condo l’iniziale interpretazione dello scopritore del principio,

Werner Heisenberg, ciò sarebbe dovuto al fatto che l’osserva-

zione, ovvero il suo strumento, diventano parte dell’osservato

e lo alterano, in una misura che non è possibile precisare a

priori. Per il secondo teorema, un medesimo oggetto può rive-

lare una natura, ovvero essere sottoposto ad una descrizione

corpuscolare ma anche altrettanto bene ad una ondulatoria,

nature e descrizioni che di per sé si escluderebbero a vicenda.