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Unità di Apprendimento 7

Il legno

247

Fasi di realizzazione

Fase 1.

tempo: 60’

Si introduce l’argomento del legno partendo da considerazioni di

carattere storico e descrivendone, successivamente caratteristiche

e proprietà.

Fin dall’antichità l’uomo è stato in grado di utilizzare il legno:

armi per la caccia, attrezzi per coltivare il terreno, per ottenere il

fuoco con cui scaldarsi, proteggersi, illuminare e cuocere i cibi. Ha

sfruttato la proprietà del galleggiamento, dapprima per spostarsi

da una riva ad un’altra ed aiutarsi nella pesca, successivamente,

per navigare scoprendo nuove terre e scambiando merci. La sua

versatilità e facilità di lavorazione ne suggeriscono ed incrementa-

no l’utilizzo, per millenni, a livelli sempre più sofisticati: gli egizi

già sperimentano la tecnica dell’impiallacciatura, i greci e, poi,

i romani lo impiegano per realizzare strutture costruttive e navi,

mentre in età medievale iniziano a perfezionarsi varie tecniche di

intaglio ed intarsio (ampiamente sviluppate ed accresciute nelle

epoche successive), grazie alle quali abili artigiani creano oggetti

ed arredi di uso quotidiano ed anche preziosi strumenti musicali.

Si passa poi a descrivere il legno nelle sue caratteristiche e pro-

prietà a partire dalla struttura del tronco, che è la parte di albero

tra la chioma e le radici, al cui interno passano i

vasi legnosi,

che

servono a trasportare la linfa grezza (ascendente) dalle radici alle

foglie, e i

vasi cribrosi

che, all’inverso, trasportano la linfa elabora-

ta (discendente, costituita da linfa grezza arricchita di carbonio

grazie alla fotosintesi clorofilliana che consente all’albero di crea-

re nuovo legno necessario alla sua crescita). Tagliando trasversal-

mente un tronco ed osservandone la sezione si possono osservare

una serie di cerchi concentrici,

anelli di accrescimento

; procedendo

dall’esterno verso la parte interna si leggono cinque zone diver-

se:

corteccia

(costituita da cellule morte riveste il tronco e lo pro-

tegge da parassiti ed agenti atmosferici);

libro o floema

(protegge

l’albero dall’umidità, vero nemico del legno: è uno strato sottile

al cui interno scorre la linfa discendente);

cambio

(strato elastico

che indica la crescita del tronco, ed è la zona in cui si crea ogni

anno nuovo legno con nuove fibre sia verso l’interno per formare

l’alburno sia verso l’esterno per formare il libro);

alburno o xilema