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4.1

Trasmissione sinaptica

69

antagonisti, viene favorito lo stato inattivo del recettore

che impedisce l’attivazione delle proteine G. In seguito

all’attivazione della proteina G, una molecola di GTP

spiazza il GDP dal suo sito di legame; contemporane-

amente la subunità

a

si stacca dal complesso

bg

della

proteina G. La subunità

a

e il complesso

bg

possono

interagire con canali ionici (

Fig. 4.7A

) o enzimi intra-

cellulari (

Fig. 4.7B

).

RIMOZIONE DEL

NEUROTRASMETTITORE DALLA

FESSURA SINAPTICA

L’interruzione della trasmissione sinaptica inizia

quando termina l’esocitosi del neurotrasmettitore ma

per completarsi essa richiede anche l’eliminazione del

neurotrasmettitore ancora presente nella fessura sinap-

tica. La rimozione del mediatore chimico può avvenire

attraverso tre meccanismi che, secondo la sinapsi con-

siderata, hanno diversa importanza. Essi sono:

1) la

diusione del neurotrasmettitore

fuori dalla fes-

sura sinaptica per gradiente di concentrazione;

2)

l’inattivazione enzimatica del neurotrasmettitore

ad

opera di enzimi idrolitici localizzati nella fessura

sinaptica (membrana postsinaptica);

3) il

recupero (“re-uptake”) del neurotrasmettitore

da

parte dell’elemento presinaptico grazie alla pre-

senza di meccanismi di trasporto dedicati che per-

mettono sia la rimozione del neurotrasmettitore

dalla fessura sinaptica sia il suo riutilizzo da parte

dell’elemento presinaptico.

SINAPSI ECCITATORIE E SINAPSI

INIBITORIE

Sia nelle sinapsi chimiche veloci che nelle sinapsi chi-

miche lente, le caratteristiche elettriche del potenziale

postsinaptico dipendono dalle proprietà bio"siche dei

canali ionici attivati direttamente o indirettamente

dal neurotrasmettitore. I canali ionici attraverso i

quali operano i neurotrasmettitori sono canali catio-

nici (recettori canali) con una permeabilità prevalente

per il Na

+

, K

+

o Ca

2+

oppure canali anionici per il Cl

. In

seguito alla loro apertura, la variazione del potenziale

di membrana della cellula postsinaptica sarà dettata dai

potenziali d’equilibrio degli ioni che permeano attra-

verso i canali e dal potenziale di membrana a riposo

(

V

r

) della cellula postsinaptica. Ad esempio, assumendo

i potenziali di equilibrio pari a

E

Na

= +62 mV,

E

K

= –102

mV,

E

Ca

= +125 mV ed

E

Cl

= – 88 mV ed il valore di

V

r

della cellula postsinaptica pari a – 80 mV, i gradienti

elettrochimici per il Na

+

, Ca

2+

e Cl

guideranno gli ioni

a di#ondere verso l’interno della cellulamentre il $usso

di ioni K

+

sarà diretto verso l’esterno (Cap. 3). Di con-

seguenza, se il neurotrasmettitore attiva direttamente

o indirettamente un canale ionico con permeabilità

prevalente per il Na

+

o per il Ca

2+

, i canali attivati rende-

ranno più positivo l’interno della cellula postsinaptica

(per ingresso di cationi) e la variazione transiente del

potenziale dellamembrana postsinaptica sarà in senso

depolarizzante

(

Fig. 4.8A

). Al contrario, se il neurotra-

smettitore controlla l’apertura di un canale ionico con

permeabilità prevalente per il K

+

o selettivo per il Cl

,

il potenziale di membrana della cellula postsinaptica

cambierà in senso

iperpolarizzante

,

rispettivamente

a causa dell’uscita di cationi o dell’ingresso di anioni

(

Fig. 4.8B

).

Quando il neurotrasmettitore causa depolarizza-

zione della cellula postsinaptica, il neurotrasmettitore,

il potenziale postsinaptico e la sinapsi chimica sono

de"niti

eccitatori

. In tal caso, il neurotrasmettitore

causa un avvicinamento del potenziale di membrana

postsinaptico al valore di soglia. Se il neurotrasmetti-

Figura 4.7

Recettori metabotropi.

(A)

La proteina G attivata

può modulare direttamente l’attività di un canale ionico. Il

processo è limitato alla membrana cellulare e vede implicati:

il recettore, la proteina G attivata e il canale ionico (e=et-

tore).

(B)

La proteina G attivata può controllare l’attività di

un enzima intracellulare. In tal caso, il processo è più com-

plesso ed è mediato da secondi messaggeri, che esercitano

la loro azione su canali ionici direttamente o mediante il

coinvolgimento di protein chinasi.

Il neurotrasmettitore

si lega al recettore

Risposte lente, accoppiamento diretto

Risposte lente, intervento di secondi messaggeri

Proteina G

`

a

`

a

_

R

Apertura o chiusura

del canale ionico

Attivazione

della proteina G

1

1

2

3

Il neurotrasmettitore

(primo messaggero)

lega il recettore Enzima

` _

_

R

Apertura

o chiusura

di canali

ionici

Attiva

la proteina

G

2

Attiva

o inibisce

l'enzima

3

Produce

secondo

messaggero

4

5

Protein chinasi

Secondo

messaggero

a

A

B