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4.1

Trasmissione sinaptica

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nicazione crea la possibilità di percorsi alternativi per

la propagazione del potenziale d’azione in un tessuto

caratterizzato da sinapsi elettriche. Ciò può rappresen-

tare un vantaggio qualora alcuni degli elementi eccita-

bili del tessuto non fossero più in grado di trasmettere

il segnale elettrico. Quest’aspetto verrà approfondito

nel capitolo dedicato alla propagazione del segnale

elettrico nel cuore.

PROPRIETÀ DELLE SINAPSI

ELETTRICHE: RAPIDITÀ E

SINCRONIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ

CELLULARE IN UN TESSUTO

La trasmissione via sinapsi elettrica è molto rapida poi-

ché è il risultato di un passaggio diretto di corrente dalla

cellula presinaptica alla cellula postsinaptica. Il ritardo

con cui la cellula postsinaptica genera il potenziale d’a-

zione postsinaptico, la cosiddetta

latenza

, è brevissimo,

dell’ordine di alcuni decimi di millisecondo. Per questo

motivo, le sinapsi elettriche sono localizzate in aree

del sistema nervoso centrale e in tessuti in cui le cel-

lule devono generare potenziali d’azione sincroni per

assolvere al loro compito funzionale. Oltre a sostenere la

trasmissione sinaptica ad elevata velocità e/o la sincro-

nizzazione dei segnali elettrici in determinati tessuti,

le sinapsi elettriche sono probabilmente molto impor-

tanti anche nella trasmissione di messaggi riguardanti

la regolazione metabolica e lo sviluppo delle cellule.

Ciò è possibile poiché il diametro del poro acquoso

delle giunzioni comunicanti è su#cientemente grande

da permettere il passaggio da una cellula all’altra di

sostanze con un pesomolecolare $no a 1000 Da, inclusi

quindi secondi messaggeri e piccoli peptidi.

L’elevata permeabilità dei connessoni rappresenta

un vantaggio per i ricercatori impegnati nello studio

delle sinapsi elettriche. Ad esempio, alcuni coloranti

passano liberamente nei due sensi attraverso i connes-

soni. Pertanto, l’osservazione della di%usione del colo-

rante microiniettato in una cellula alle cellule vicine

può essere utilizzata per accertare e/o confermare la

presenza delle sinapsi elettriche in un tessuto e per stu-

diarne il funzionamento.

SINAPSI CHIMICHE

Dal punto di vista morfologico, la sinapsi chimica è

caratterizzata da una fessura sinaptica relativamente

ampia (in media 20 - 40 nm) e da evidenti specializza-

zioni strutturali e molecolari che consentono di distin-

guere la cellula presinaptica da quella postsinaptica. In

particolare, la cellula presinaptica è caratterizzata da

un apparato esocitotico e dalle vescicole sinaptiche. La

cellula postsinaptica è contraddistinta invece dalla pre-

senza di

molecole recettoriali

per il neurotrasmettitore

localizzate nella regione della membrana plasmatica

posta di fronte alla cellula presinaptica. Le specializza-

zioni degli elementi presinaptico e postsinaptico $na-

lizzate rispettivamente all’invio di un segnale chimico

ed alla sua ricezione rendono la trasmissione mediante

sinapsi chimica

unidirezionale

. Per questo motivo la

sinapsi chimica è de$nita anche

sinapsi retti!cante

.

Gli eventi che si susseguono durante la trasmissione

in una sinapsi chimica possono essere riassunti in tre

fasi principali: 1)

l’esocitosi del neurotrasmettitore nella

fessura sinaptica

; 2)

l’attivazione della membrana post-

sinaptica e la generazione del potenziale postsinaptico

; 3)

la rimozione del neurotrasmettitore dalla fessura sinap-

tica

(

Fig. 4.5

).

ESOCITOSI DEL

NEUROTRASMETTITORE

La liberazione del neurotrasmettitore nella fessura

sinaptica è indotta dal potenziale d’azione generato

dalla cellula presinaptica e dalla variazione della con-

centrazione intracellulare di Ca

2+

. Ciò è reso possibile

dalla presenza di canali del Ca

2+

voltaggio-dipendenti

sulla membrana del terminale presinaptico. In parti-

colare, aprendosi in risposta alla variazione del poten-

ziale di membrana, questi canali causano unmassiccio

ingresso di Ca

2+

nel citoplasma che dà il via all’esocitosi

del neurotrasmettitore contenuto nelle vescicole sinap-

tiche (per gli aspetti molecolari vedi il Par. 4.2).

La natura chimica dei neurotrasmettitori è diversa

a seconda della sinapsi chimica considerata (acetilco-

lina, glutammato, glicina, dopamina, acido

a

-amino-

butirrico, adrenalina, ecc.; vedi il Par. 4.3) ma, in tutti

i casi, il neurotrasmettitore è una molecola con basso

pesomolecolare. Ciò permette al neurotrasmettitore di

di%ondere velocemente nella fessura sinaptica.

POTENZIALE POSTSINAPTICO

L’attivazione della cellula postsinaptica è la conse-

guenza della di%usione del neurotrasmettitore verso

l’elemento postsinaptico e inizia dopo che il neu-

rotrasmettitore si è legato alle molecole recettoriali

speci$che, localizzate nella membrana della cellula

postsinaptica. La formazione del legame neurotrasmet-

titore-recettore causa una variazione della permeabilità

della membrana e, quindi, una variazione del poten-

ziale di membrana della cellula postsinaptica, de$nita

potenziale postsinaptico

.

Dal tipo di neurotrasmettitore e di recettore dipende

il meccanismo con cui il potenziale postsinaptico è

generato. In alcune sinapsi chimiche il neurotrasmet-

titore si lega al sito recettoriale di un canale ionico

ligando-dipendente (

recettore ionotropo

o

ionotro-

pico

). In tal caso, la molecola recettoriale attivata è la