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TRASMISSIONE SINAPTICA

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CAPITOLO 4

causa diretta della variazione del potenziale di mem-

brana della cellula postsinaptica e la comunicazione

è de€nita

trasmissione diretta

o

sinapsi chimica veloce

(

Fig. 4.6

). Analizzando le sequenze aminoacidiche dei

recettori ionotropi clonati è emersa una struttura simile

comune, anche se probabilmente due diversi geni ance-

strali hanno dato origine a due famiglie recettoriali. Alla

prima famiglia appartengono il recettore nicotinico per

l’acetilcolina, il recettore per l’acido

a

- aminobutirrico

GABA

A

, il recettore per la glicina, alcuni recettori per

la serotonina. Alla seconda, i recettori ionotropi per il

glutammato. Da un punto di vista strutturale, i recettori

ionotropi sono costituiti da quattro o cinque subunità

proteiche, ciascuna delle quali contribuisce a formare

il poro del canale.

In altre sinapsi, il neurotrasmettitore si lega a un

recettore accoppiato a una proteina G (

recettoremeta-

botropo

o

metabotropico

) che a sua volta modula l’at-

tività di un canale ionico o direttamente o attraverso

l’attivazione di un secondo messaggero. In entrambi i

casi, la variazione della permeabilità della membrana

postsinaptica richiede il susseguirsi in cascata di diversi

eventi citoplasmatici e si parla di

trasmissione indi-

retta

o di

sinapsi chimica lenta

. I recettori metabotropi

sono una classe molto più numerosa e sono proteine

transmembrana a 7

a

-eliche che non formano canali

ionici. Hanno un sito di legame extracellulare per il

neurotrasmettitore e una regione intracellulare depu-

tata al legame con le proteine G, le quali sono costituite

da tre subunità (

a

,

b

,

g

) che legano nucleotidi guani-

nici. Quando una proteina G viene in contatto con un

recettore metabotropo occupato dal suo agonista (stato

attivo), interagisce con il complesso recettore-agonista

e viene attivata. Nel caso di un recettore occupato da

Ca

2+

Ca

2+

A

B

C

D

E

mV

mV

mV

Figura 4.5

Fasi della trasmissione chimica.

(A)

Nella sinapsi chimica, a riposo, il neurotrasmettitore si trova racchiuso nelle

vescicole sinaptiche.

(B)

La trasmissione sinaptica chimica inizia con la liberazione del neurotrasmettitore indotta dal potenziale

d’azione presinaptico. Questo processo è Ca

2+

-dipendente e richiede l’apertura dei canali del Ca

2+

voltaggio-dipendenti presenti

nella membrana della terminazione presinaptica.

(C)

Il neurotrasmettitore diAonde attraverso la fessura sinaptica e si lega a spe-

cifiche molecole recettoriali presenti nella membrana della cellula postsinaptica. Il legame del neurotrasmettitore ai rispettivi

recettori causa una variazione del potenziale circoscritto alla regione della membrana sinaptica in cui i recettori sono presenti.

Successivamente, si generano correnti elettrotoniche tra la membrana sinaptica e le regioni di membrana elettricamente eccitabili

limitrofe, dove sono presenti i canali del Na

+

e del K

+

voltaggio-dipendenti.

(D)

Se l’intensità delle correnti elettrotoniche rende

il potenziale della membrana eccitabile pari o superiore al valore soglia, nella cellula postsinaptica insorge il potenziale d’azione.

(E)

La trasmissione termina con l’eliminazione del neurotrasmettitore dalla fessura sinaptica.

Figura 4.6

Recettori ionotropi. Il legame del neurotrasmet-

titore nel sito specifico del canale ligando-dipendente deter-

mina una modificazione strutturale della proteina generando

un flusso ionico che altera in modo transiente le proprietà

elettriche della cellula postsinaptica.

Fluido extracellulare

Legame

del neurotrasmettitore

Flusso ionico

Canale ionico

Recettore ionotropo

Citosol