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4.1

Trasmissione sinaptica

71

1

), quando tutti i canali postsinaptici saranno aperti,

per poi ritornare lentamente al potenziale di riposo,

sia perché si riduce la concentrazione di neurotrasmet-

titore sia perché i recettori postsinaptici si desensitiz-

zano, come sarà descritto in seguito in questo capitolo

(

Fig. 4.9B

). Se invece

V

r

è "ssato a –20 mV, la stimola-

zione presinaptica produrrà un segnale postsinaptico

nullo (

traccia 2

). Quando invece

V

r

è più positivo di –20

mV (+10 mV) il potenziale postsinaptico inverte la sua

direzione e raggiunge un massimo negativo intorno a

–20 mV (

traccia 3

).

Nel caso di

Fig. 4.9B

,

il potenziale di inversione

E

rev

è –20 mV e questo valore corrisponde al potenziale di

equilibrio (

E

x

) degli ioni che permeano attraverso il

recettore-canale postsinaptico. L’esempio in "gura si

riferisce ad un canale attivato da un neurotrasmettitore

eccitatorio (acetilcolina o glutammato) che apre canali

postsinaptici con circa uguale permeabilità al Na

+

e al

K

+

. Questi canali hanno un potenziale di equilibrio

E

x

che è lamedia algebrica di

E

Na

(+62mV) ed

E

K

(–102mV):

E

x

= (

E

Na

+

E

K

)/2

= (+62 – 102)/2 mV = –20 mV

PROPRIETÀ DELLE SINAPSI CHIMICHE:

AMPLIFICAZIONE E INTEGRAZIONE DEI

SEGNALI PRESINAPTICI

Come si è già discusso, le sinapsi elettriche sono più

frequenti negli invertebrati, mentre sonomeno di%use

negli organismi più complessi ad eccezione di partico-

lari tessuti. Essendo un’alternanza di eventi elettrici e

chimici, la trasmissione sinaptica chimica è più com-

plessa rispetto alla sinapsi elettrica e richiede un tempo

maggiore per completarsi. La latenza, pressoché ine-

sistente nella trasmissione elettrica, è di circa 0,3 ms

nelle sinapsi chimiche dirette o veloci ma può arrivare

a parecchi millisecondi nelle sinapsi chimiche indirette

o lente. Inoltre, prevedendo la liberazione di unmessag-

gero chimico, la capacità di trasmissione di una sinapsi

chimica dipende dalla capacità di mantenimento e

di rinnovo della disponibilità del neurotrasmettitore

dell’elemento presinaptico. Difatti, se nella sinapsi chi-

mica la velocità di rilascio della quantità di neurotra-

smettitore di cui la cellula presinaptica dispone eccede

il suo ripristino, la trasmissione sinaptica si arresta. Ciò

si veri"ca, ad esempio, quando la cellula presinaptica è

stimolata a frequenze così elevate da rendere la quantità

di neurotrasmettitore disponibile insu4ciente. Questo

limite è noto con il termine di

a!aticabilità della sinapsi

chimica

.

Se si considerano la lentezza e l’a%aticabilità della

trasmissione sinaptica chimica, la scelta evolutiva in

favore di quest’ultima sembrerebbe non aver premiato

a%atto gli organismi superiori, uomo incluso. Tuttavia,

la sinapsi chimica o%re importanti vantaggi funzionali

rispetto alla sinapsi elettrica. Il primo vantaggio consi-

ste nell’

ampli!cazione del segnale

. L’esocitosi anche di

A

B

2

1

Potenziale d'azione

presinaptico

Potenziale

postsinaptico

Potenziale postsinaptico

evocato

Stimolo

presinaptico

E

rev

t (ms)

V

r

V

r

V

r

Generatore

di corrente

(controllo di

V

r

)

Oscilloscopio

Terminale

presinaptico

Cellula

postsinaptica

Na

+

K

+

K

+

Na

+

+10

mV

– 20

– 60

3

Figura 4.9

Potenziale di inversione (

E

rev

) di una sinapsi eccitatoria.

(A)

Terminale presinaptico in contatto con una cellula post-

sinaptica che può essere un muscolo scheletrico, il soma di un neurone o una cellula neuroendocrina. Il terminale presinaptico è

invaso da un potenziale d’azione che inizia la trasmissione sinaptica. I due microelettrodi postsinaptici sono utilizzati per registrare

il potenziale postsinaptico evocato e per controllare il potenziale di riposo postsinaptico (

V

r

) iniettando corrente continua. Il primo

è collegato a un oscilloscopio, il secondo a un generatore di corrente in grado di cambiare

V

r

.

(B)

Potenziali postsinaptici evocati

dalla stimolazione presinaptica. Le tre tracce sono registrate dal microelettrodo connesso all’oscilloscopio a tre diversi

V

r

: –60,

–20 e +10 mV.

E

rev

è il valore del potenziale di membrana in cui il potenziale postsinaptico inverte la sua direzione.