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TRASMISSIONE SINAPTICA

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CAPITOLO 4

tore causa iperpolarizzazione della cellula postsinap-

tica, il neurotrasmettitore, il potenziale postsinaptico e

la sinapsi chimica sono deniti

inibitori

: il potenziale

di membrana della cellula postsinaptica si allontana

dal valore di soglia riducendo l’eccitabilità dell’ele-

mento postsinaptico. In entrambi i casi, in seguito alla

generazione di un

potenziale postsinaptico

, nella cel-

lula postsinaptica si generano correnti di circuito locale

tra la regione sinaptica e le regioni limitrofe eccitabili

ricche di canali ionici voltaggio-dipendenti. Tuttavia,

solo quando un potenziale postsinaptico è eccitatorio

e di su#ciente ampiezza, le correnti di circuito locale

hanno un’intensità tale da raggiungere e/o superare il

potenziale di soglia e attivare i canali voltaggio-dipen-

denti (Na

+

e K

+

) determinando così l’insorgenza di uno

o più potenziali d’azione nella cellula postsinaptica.

È importante sottolineare che il potenziale post-

sinaptico è un evento elettrico diverso dal potenziale

d’azione. La prima di*erenza consiste nel fatto che il

potenziale postsinaptico è

evocato chimicamente

. La

conseguenza è che esso non obbedisce alla legge del

“tutto-o-niente” ma è un

potenziale graduato

,

tipi-

camente transiente (

Fig. 4.8

). Ovvero, il potenziale

postsinaptico raggiunge un massimo o un minimo

la cui ampiezza può variare gradualmente in fun-

zione della quantità di neurotrasmettitore rilasciato

nella fessura sinaptica o del numero di recettori post-

sinaptici disponibili. La seconda di*erenza consiste

nell’estensione dell’area di membrana interessata dal

potenziale postsinaptico. Il potenziale postsinaptico è

un

potenziale locale

. Esso può essere misurato elettro-

siologicamente solo a livello della regione sinaptica

o, attenuato in ampiezza, nelle regioni vicine ad essa.

Ciò deriva dal fatto che i canali ionici, attivati diretta-

mente o indirettamente dal neurotrasmettitore, sono

localizzati prevalentemente, se non esclusivamente,

nella regione sinaptica. La terza di*erenza rispetto al

potenziale d’azione, è che il potenziale postsinaptico

ha

minore ampiezza

(generalmente qualche decina di

mV al massimo) ed è caratterizzato da una più

lunga

durata

(decine o centinaia di millisecondi).

Inne il potenziale postsinaptico può cambiare

verso e ampiezza se il potenziale di riposo della cel-

lula postsinaptica varia. Il potenziale postsinaptico può

addirittura invertire direzione o diventare nullo quando

il potenziale di riposo coincide con il potenziale di equi-

librio dello ione o degli ioni che permeano attraverso

il recettore-canale attivato durante la trasmissione

sinaptica (

potenziale di inversione,

E

rev

;

dall’inglese

reversal

”). Questo fenomeno è ampiamente utilizzato

in elettrosiologia per identicare la natura e il tipo

di recettore postsinaptico. La misura di

E

rev

permette

infatti di determinare il potenziale di equilibrio dello

ione che permea il recettore-canale della sinapsi in

esame. Sperimentalmente, questo si ottiene iniettando

corrente nella cellula postsinaptica inmodo da variare

il potenziale di riposo postsinaptico, V

r

(

Fig. 4.9A

). Sup-

poniamo, come illustrato in gura, che la sinapsi sia di

tipo eccitatorio e che il suo potenziale di equilibrio sia

–20 mV (

E

x

): questo signica che, indipendentemente

dal potenziale di riposo (

V

r

), il potenziale postsinap-

tico raggiungerà sempre il valore di –20 mV quando la

sinapsi è attiva. Ad esempio, se

V

r

è –60 mV (ovvero più

negativo di

E

x

), una stimolazione della cellula presinap-

tica darà origine ad un segnale postsinaptico eccitato-

rio: questo raggiungerà il suomassimo a –20mV (

traccia

Citosol

Recettore

ionotropico

Sinapsi eccitatorie

Sinapsi inibitorie

mV

Citosol

mV

Recettore

ionotropico

Citosol

mV

Recettore

ionotropico

Citosol

K

+

Na

+

Ca

2+

Cl

mV

Recettore

ionotropico

A

1

B

1

A

2

B

2

Figura 4.8

Sinapsi eccitatorie e sinapsi inibitorie.

A

1

, A

2

)

Nelle sinapsi eccitatorie, il neurotrasmettitore causa generalmente un

ingresso di Na

+

o Ca

2+

attraverso canali cationici poco selettivi. Il risultato è una depolarizzazione della membrana postsinap-

tica e lo spostamento del valore del potenziale della membrana postsinaptica verso il valore soglia. Nella cellula postsinaptica

sarà più probabile la generazione di un potenziale d’azione.

B

1

, B

2

)

Nelle sinapsi inibitorie, la liberazione del neurotrasmettitore

causa l’iperpolarizzazione della cellula postsinaptica promuovendo l’apertura di canali ionici per il Cl

o per il K

+

. In questo caso,

l’allontanamento dal valore soglia diminuisce la probabilità che la cellula postsinaptica generi un potenziale d’azione. La cellula

postsinaptica è resa dunque meno eccitabile.