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Malattie biotiche ed abiotiche nella fase post-raccolta dell’uva da tavola

11

.1

CONFEZIONAMENTO

Il confezionamento dell’uva da tavola può avvenire direttamente in campo (

Figura 11.2

), al fine di evitare eccessive manipo-

lazioni del grappolo, oppure l’uva può essere posta in cassette di plastica di 18-20 kg e trasportata in magazzino per le suc-

cessive operazioni di condizionamento. Al fine di ottenere un prodotto di qualità, la raccolta si dovrebbe effettuare al mattino

molto presto, quando le temperature sono basse; tale accorgimento porta ad un prodotto meno suscettibile al deterioramento

e più facilmente raffreddabile in magazzino; per incentivare tale procedura il magazzino dovrebbe remunerare in maniera

diversa il prodotto raccolto di mattino presto, così come accade per le fragole. Il confezionamento in campo viene fatto da

mani molto esperte che provvedono: 1) al distacco del grappolo dalla pianta; 2) alla sua pulizia mediante apposite forbici per

eliminare bacche alterate, deformi, piccole, etc., che possono compromettere l’aspetto esteriore del grappolo stesso e la sua

qualità intrinseca; 3) al confezionamento in cassette (

Figura 11.3

), in genere di legno o di legno e MDF (

Medium Density

Fiberboard

, pannello di fibra a media densità). La persona addetta al confezionamento opera su banchetti (

Figura 11.2

)

che agevolano le varie operazioni, le quali consistono nell’ulteriore eliminazione di bacche con difetti e nella disposizione

Figura 11.

3

Confezionamento dell’uva da ta-

vola direttamente in campo, al fine

di evitare eccessive manipolazioni

del grappolo. La tecnica, anche

se costosa, permette di ottenere

un prodotto di elevata qualità.

Figura 11.

2

Cassetta di uva “Italia” confe-

zionata direttamente in campo

e pronta per essere trasportata

in magazzino, refrigerata e

commercializzata dopo eventuale

conservazione.