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Indice generale

XV

13.1.12 Ruolo di altri gruppi funzionali

nell’interazione con il bersaglio

223

13.1.13 Ruolo dei gruppi alchilici e dello

scheletro carbonioso nell’interazione

con il bersaglio

223

13.1.14 Ruolo degli eterocicli nell’interazione

con il bersaglio

224

13.1.15 Isosteri

225

13.1.16 Saggi biologici

226

13.1.17 SAR nell’ottimizzazione dei farmaci

226

13.2

Identi!cazione di un farmacoforo

227

13.3

Ottimizzazione dei farmaci: strategie adottate

nella

progettazione

228

13.3.1 Variazione dei sostituenti

228

13.3.2 Estensione della struttura

231

13.3.3 Allungamento/accorciamento di catene

231

13.3.4 Espansione/contrazione di cicli

231

Riquadro 13.1 Convertire un substrato enzimatico

in un inibitore attraverso l’estensione

della struttura

232

13.3.5 Variazione della natura dei cicli

233

13.3.6 Fusione di cicli

234

13.3.7 Isosteri e bioisosteri

234

13.3.8 Sempli€cazioni strutturali

236

Riquadro 13.2 Sempli€cazione

237

13.3.9 Irrigidimento della struttura

239

Riquadro 13.3 Tattiche di irrigidimento nella

progettazione dei farmaci

240

13.3.10 Gruppi in grado di operare un blocco

conformazionale

241

13.3.11 Progettazione dei farmaci basata sulla

struttura del sito d’interazione e modellistica

molecolare

241

Riquadro 13.4 Progettazione basata sulla struttura

del farmaco crizotinib

242

13.3.12 Progettazione dei farmaci mediante

spettroscopia NMR

243

13.3.13 Il contributo di fortuna e intuito

243

13.3.14 Progettare farmaci che interagiscono con più

di un bersaglio

243

14 Progettazione dei farmaci: ottimizzazione

dell’accesso al bersaglio

248

14.1

Ottimizzazione delle proprietà

idro!liche/idrofobiche

248

14.1.1 Mascherare gruppi funzionali polari per

diminuire la polarità

249

14.1.2 Aggiungere o rimuovere gruppi funzionali

polari per modi€care la polarità

249

14.1.3 Variare sostituenti idrofobici per modi€care

la polarità

250

14.1.4 Variazione dei sostituenti

N

-alchilici per

modi€care il p

K

a

250

14.1.5 Variazione dei sostituenti aromatici per

modi€care il p

K

a

250

14.1.6 Bioisosteri dei gruppi polari

250

Riquadro 14.1 Uso dei bioisosteri per favorire

l’assorbimento

251

14.2

Rendere i farmaci più resistenti alla degradazione

chimica ed enzimatica

251

14.2.1 Scudi sterici

251

14.2.2 E†etti elettronici dei bioisosteri

252

14.2.3 Modi€cazioni stereoelettroniche

252

14.2.4 Sostituenti che bloccano il metabolismo:

‘metabolic blockers’

252

14.2.5 Rimozione o sostituzione di gruppi sensibili

al metabolismo

253

14.2.6 Spostamento di gruppi

253

14.2.7 Variazione di anelli e di sostituenti sugli

anelli

254

14.3

Rendere i farmaci meno resistenti

al metabolismo

255

14.3.1 Introduzione di gruppi suscettibili

al metabolismo

255

Riquadro 14.2 Riduzione del tempo di vita

di un farmaco

256

14.3.2 Farmaci che si autodistruggono

256

14.4

Direzionamento dei farmaci

256

14.4.1 Direzionamento verso le cellule tumorali:

farmaci ‘cerca e distruggi’

257

14.4.2 Direzionamento verso le infezioni

gastroenteriche

257

14.4.3 Direzionamento verso regioni periferiche

rispetto al sistema nervoso centrale

257

14.4.4 Direzionamento attraverso ancoraggi di

membrana

257

14.5

Riduzione della tossicità

258

14.6

Profarmaci

259

14.6.1 Profarmaci come mezzo per migliorare la

permeabilità di membrana

259

Riquadro 14.3 Variazione dei gruppi esterei nei

profarmaci

260

14.6.2 Profarmaci come mezzo per prolungare

la durata d’azione

260

14.6.3 Profarmaci come mezzo per mascherare

la tossicità e gli e†etti collaterali dei farmaci

261

Riquadro 14.4 Profarmaci come mezzo per mascherare

tossicità ed e†etti collaterali

262