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Moto di trascinamento rettilineo accelerato

101

la verticale la linea di caduta libera dei corpi, nel sistema

O

' c’è una verticale apparente

che forma l’angolo

q

con la verticale inerziale; un filo a piombo sul carrello si dispor-

rebbe ad angolo

q

rispetto all’asse

z

'. Dalla misura di

q

si può dedurre il valore di

a

t

e

determinare che il moto di trascinamento è accelerato; se fosse

a

t

= 0, sarebbe anche

q

= 0 e

d

= 0, il punto cadrebbe lungo l’asse

z

', come nella figura 3.6 dell’esempio 3.3.

Esempio 3.5

Un punto materiale di massa

m

è posto sul pavimento liscio di un carrello che avanza con

accelerazione

a

t

rispetto al sistema inerziale

O

(figura 3.9). Ad un estremo del carrello è

fissata una molla di costante elastica

k

. Descrivere le osservazioni di

O

e

O

'.

Soluzione

Nel sistema inerziale si osserva la seguente successione di eventi. Il punto resta fermo

mentre il carrello gli scorre sotto (non c’è attrito) fino a quando l’estremo libero della

molla lo raggiunge. La molla inizia allora a comprimersi e il punto a muoversi; a regime

il punto è fermo rispetto al carrello e si muove con accelerazione

a

t

rispetto a

O

, la molla

è compressa della quantità

x

c

=

m

a

t

/k

: infatti è la forza elastica della molla che applica-

ta al punto gli comunica l’accelerazione

a

t

(

kx

c

=

m

a

t

).

Per l’osservatore

O

', solidale al carrello, inizialmente il punto è in moto con accelerazio-

ne –

a

t

(in effetti

a

' =

a

a

t

= –

a

t

dato che

a

= 0). Ad un certo istante il punto raggiunge

la molla che inizia a comprimersi e alla fine il punto è fermo, con la molla compressa

della quantità

x

c

.

O

' conclude che sul punto, apparentemente libero, agisce invece la

forza –

m

a

t

che viene bilanciata, raggiunto l’equilibrio statico, dalla forza elastica della

molla:

kx

c

=

m

a

t

.

Notiamo che dalla misura di

x

c

si può dedurre il valore di

a

t

. La molla di questo esem-

pio, come il filo a piombo del precedente, costituisce in sostanza un

accelerometro

, che

misura l’accelerazione del sistema non inerziale.

k

m

O

'

O

x

a

t

Figura 3.9

Esempio 3.6

Un sistema con origine

O

' e asse

z

' verticale è solidale ad un ascensore che si muove

lungo l’asse

z z

' di un sistema inerziale con origine in

O

. L’ascensore inizia a salire

con accelerazione

a

t

, parallela e concorde all’asse

z

', descrive poi un moto uniforme e

infine decelera con accelerazione –

a

t

fino a fermarsi. Se nell’ascensore si compiono

esperimenti di caduta libera dei corpi, che accelerazioni

a

' si misurano nelle tre fasi del

moto?

Soluzione

Nel sistema inerziale

a

=

g

e quindi la relazione tra le accelerazioni è

g

=

a

' +

a

t

a

' =

g

a

t

.

Proiettando sull’asse

z

' abbiamo:

a

t

> 0

a

' = –

g

a

t

= – (

g

+

a

t

) ,

a

t

= 0

a

' = –

g

,

a

t

< 0

a

' = –

g

– (–

a

t

) = – (

g

a

t

) .