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100

Moti relativi

Se fosse

v

in

= 0, l’osservatore

O

vedrebbe una caduta rettilinea, ma la distanza

d

sarebbe

la stessa, essendo questa indipendente da

v

in

.

Applicando le formule di trasformazione scritte all’inizio del paragrafo possiamo

dedurre cosa vede

O

':

1

1

x

' = – ––

a

t

t

2

,

y

' = 0

,

z

' =

h

– ––

gt

2

,

2

2

v

'

x

= –

a

t

t

,

v

'

y

= 0

,

v

'

z

= –

gt

,

a

'

x

= –

a

t

,

a

'

y

= 0 ,

a

'

z

= –

g

.

Il risultato, indipendente da

v

in

, mostra come anche in

O

' l’accelerazione sia costante,

ma diversa da

g

. Essa vale

a

' = –

a

t

u

x

'

g

u

z

'

=

g

a

t

.

La velocità è proporzionale all’accelerazione,

v

'

=

a

'

t

. Pertanto

O

' osserva un moto di

caduta rettilineo uniformemente accelerato nel piano

x

',

z

' lungo la retta di equazione

g

z

' =

h

+ –––

x

' .

a

t

Il punto materiale tocca il pavimento del carrello (

z

' = 0) nella posizione

a

t

h

x

' = – –––– ,

g

cioè all’indietro rispetto a

O

' della stessa quantità calcolata in

O

.

L’angolo formato dalla linea di caduta con l’asse

z

' è

a

t

q

= arctg ––– ,

g

come mostrato nella figura 3.8.

Secondo

O

l’osservazione di

O

' si spiega semplicemente col fatto che

O

' si muove di

moto accelerato. Invece

O

' per spiegare il moto deve aggiungere alla forza peso

m

g

la

forza apparente –

m

a

t

; la somma delle due forze è eguale a

m

a

'. Se identifichiamo con

z

'

x

'

O

'

O

d

a

t

Figura 3.7

z

'

x

'

O

'

d

d/h

=

a

t

/

g

h

a

t

a

t

a

'

g

q

Figura 3.8