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3.2 Sistemi di riferimento inerziali. Relatività galileiana

Definiamo come

sistema di riferimento inerziale

un sistema in cui valga rigoro-

samente la legge di inerzia, in cui cioè un punto

non soggetto a forze

lanciato con

velocità arbitraria in qualunque direzione si muova con moto rettilineo uniforme o,

se è in quiete, resti in quiete.

È evidente che la definizione di sistema di riferimento inerziale ha significato

solo se siamo in grado di verificare in modo diverso che il punto non è soggetto a

forze. È ragionevole supporre che questa situazione si verifichi sia quando il punto

è sufficientemente lontano da ogni altro corpo in modo da poter trascurare ogni

interazione, sia quando è possibile bilanciare le forze agenti in modo che la risul-

tante sia nulla. Assumiamo pertanto di poter disporre di un punto materiale non

soggetto a forze e quindi di poter verificare se il sistema di riferimento in cui si

osserva il moto sia inerziale o no (una simile ammissione è stata implicitamente

fatta quando abbiamo introdotto il principio di inerzia).

In un sistema di riferimento inerziale la legge di Newton (2.1) ha l’espressione

più semplice: le forze che compaiono a primo membro sono le

forze vere

cioè quelle

che sappiamo derivare dalle interazioni fondamentali, classificate nel paragrafo 2.5, e

la risultante è proporzionale all’accelerazione misurata in quel sistema di riferimento.

Consideriamo ora un altro sistema di riferimento che si muove di moto traslato-

rio rettilineo uniforme rispetto ad un certo sistema inerziale. Pertanto si ha

v

O

'

= costante ,

a

O

'

= 0 e

w

= 0 .

Da (3.7) ricaviamo

a

=

a

': le accelerazioni di un punto misurate nei due sistemi di

riferimento sono eguali. Se

a

= 0 anche

a

' = 0 e quindi pure il secondo sistema è

inerziale.

Abbiamo così ottenuto questo risultato fondamentale:

definito un sistema di

riferimento inerziale, tutti gli altri sistemi in moto rettilineo uniforme rispetto a

questo sono anch’essi inerziali

. Per tali sistemi la legge di Newton si scrive allo

stesso modo, ossia con gli stessi valori di

F

e di

a

: se cioè nel sistema inerziale

O

si

misura

a

e si deduce che la forza agente è

F

=

m

a

, nel sistema inerziale

O

' si misu-

ra la stessa

a

e si ricava la stessa forza

F

=

m

a

.

Conseguenza importante è che, essendo la dinamica la stessa, non è possibile

stabilire, tramite misure effettuate in questi diversi sistemi di riferimento, se uno di

essi è in quiete o in moto. Non ha cioè senso il concetto di moto assoluto. Tale situa-

zione fisica viene descritta anche con il termine di

relatività galileiana

.

Se il moto del secondo sistema è accelerato rispetto al sistema inerziale, sia per-

ché

a

O

'

0 oppure

w

0 o per entrambe le ragioni, si osserva che la legge di

Newton non è più valida, la

forza vera

che agisce sul punto considerato non è pro-

porzionale all’accelerazione del punto, misurata nel sistema accelerato.

Tale risultato appare chiaro da (3.7): infatti, se

F

=

m

a

nel sistema inerziale, nel

sistema mobile in moto accelerato non può sussistere la relazione

F

=

m

a

' poiché

a

'

a

.

D’altra parte, se moltiplichiamo i termini di (3.7) per la massa del punto e

teniamo conto che

F

=

m

a

, abbiamo:

F

m

a

t

m

a

c

=

m

a

' ,

(3.10)

dove

a

t

e

a

c

sono le accelerazioni di trascinamento e di Coriolis come definite

rispettivamente da (3.8) e (3.9).

La (3.10) rappresenta una forma modificata dalla legge di Newton: in un siste-

ma non inerziale il prodotto della massa del punto materiale per l’accelerazione

misurata in quel sistema è eguale alla

forza vera

agente sul punto più le

forze appa-

renti

. Queste ultime forze, che sono sempre proporzionali alla massa del punto e

Sistemi di riferimento inerziali. Relatività galileiana

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Sistema di riferimento

inerziale

Forze apparenti o forze

di inerzia