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paiono non solo le derivate delle coordinate, ma anche quelle dei versori degli assi

del sistema mobile, che forniscono gli ultimi tre termini della (3.2).

Da (1.33) abbiamo che la derivata di un versore

u

, in quanto vettore con modu-

lo costante, si può scrivere

w

×

u

; pertanto per le derivate dei tre versori

u

x

'

,

u

y

'

,

u

z

'

, si hanno le seguenti

formule

, dette

di Poisson

:

d

u

x

'

d

u

y

'

d

u

z

'

–––– =

w

×

u

x

'

, –––– =

w

×

u

y

'

, –––– =

w

×

u

z

'

.

dt

dt

dt

I tre versori

u

x

'

,

u

y

'

,

u

z

'

, che individuano la terna mobile, sono rigidamente legati

l’uno all’altro, nel senso che le loro mutue orientazioni non possono cambiare. Alla

rotazione di uno, con velocità angolare

w

, corrisponde la rotazione degli altri due con

la stessa velocità angolare, come se essi fossero parte di un unico corpo indeformabi-

le (questo risultato sarà più chiaro dopo lo studio del corpo rigido, nel capitolo 6; ad

ogni modo le formule di Poisson sono dimostrate per esteso nel paragrafo 3.7).

Possiamo adesso riscrivere gli ultimi tre termini di (3.2) come

x

'(

w

×

u

x

'

) +

y

'(

w

×

u

y

'

) +

z

'(

w

×

u

z

'

)

=

w

×

(

x

'

u

x

'

+

y

'

u

y

'

+

z

'

u

z

'

) =

w

×

r

' ; (3.3)

dato che

x

',

y

',

z

' sono numeri, li abbiamo trasportati a secondo membro in ciascun

prodotto vettoriale. Sostituendo (3.3) in (3.2) otteniamo

v

=

v

O

'

+

v

' +

w

×

r

' .

(3.4)

In particolare

d

r

' ––– =

v

' +

w

×

r

' .

(3.5)

dt

La (3.4) esprime il

teorema delle velocità relative

; le misure di velocità compiute nei

due sistemi sono diverse, ma non sono scorrelate, in quanto legate appunto dalla (3.4).

La differenza

v

t

tra le velocità misurate nei due sistemi di riferimento è chiama-

ta

velocità di trascinamento

:

v

t

=

v

v

' =

v

O

'

+

w

×

r

' .

(3.6)

Essa è pari alla velocità rispetto al sistema fisso di quel punto

P

*, solidale con il

sistema mobile, che coincide nell’istante considerato con punto

P

; per tale punto

P

* infatti

v

' = 0, proprio in quanto esso è solidale con il sistema mobile. In altre

parole, se

P

fosse fermo rispetto al sistema mobile, la sua velocità misurata dal

sistema fisso coinciderebbe con la velocità di trascinamento. Se invece

P

si muove

rispetto al sistema mobile, la (3.4) afferma che la velocità assoluta è la somma della

velocità relativa e di quella di trascinamento.

Il moto di trascinamento, legato in pratica al moto del sistema mobile, può esse-

re considerato in ogni istante come la somma di un termine traslatorio con velocità

istantanea

v

O

'

e di un termine rotatorio con velocità angolare

w

, variabile in genera-

le sia in modulo che in direzione.

Teorema delle accelerazioni relative

Consideriamo ora la relazione tra le accelerazioni del punto

P

misurate rispetto

ai due sistemi di riferimento. Rispetto al sistema fisso l’

accelerazione assoluta

è

data da

d

2

x d

2

y d

2

z

a

= ––––

u

x

+ ––––

u

y

+ ––––

u

z

,

dt

2

dt

2

dt

2

92

Moti relativi

Formule di Poisson

Teorema delle velocità

relative

Velocità di trascinamento

Accelerazione assoluta