

L a conc e z i on e o l i s t i ca d e l l a nu t r i z i on e
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Al contrario, durante la notte la temperatura scendeva e la necessità
primaria era proprio quella di proteggersi dal freddo: ecco perché
ciò che veniva introdotto a partire dalla metà della giornata veniva
assimilato e trasformato in grasso, in modo da isolare l’organismo
proteggendolo dal gelo.
Nonostante il progresso e i secoli trascorsi noi siamo rimasti geneti-
camente gli stessi e le stesse sono le esigenze del nostro organismo:
per questa ragione la prima colazione dovrebbe rappresentare il pa-
sto più importante della giornata, il pranzo dovrebbe essere equili-
brato e la cena leggera, in modo da non determinare una eccessiva
assimilazione dei nutrienti ma anche (vantaggio non da poco) da
creare una condizione di minore affaticamento legata ai processi
digestivi, permettendo al Fegato (l’organo più importante in termini
di buon funzionamento metabolico) di svolgere tutte quelle funzio-
ni di depurazione alle quali è deputato (e che come vedremo hanno
luogo in prevalenza nelle ore notturne), che sono fondamentali per
il mantenimento di un buon stato di salute ma che vengono ostaco-
late se l’organo viene sollecitato dall’ingresso di nuovo (o troppo!)
cibo da gestire nel frattempo.
La Nutrizione Olistica si occupa proprio di questo: essa affonda le
proprie radici nella Scienza dell’Alimentazione classica, ma tiene in
conto anche ciò che proviene dalle varie discipline nutrizionali che
si sono fortemente sviluppate in questi ultimi anni e che hanno por-
tato a rivoluzionare importanti concetti alla base delle relazioni tra
i cibi e il nostro organismo, tra gli alimenti e il benessere psicofisico.
Essa supera in qualche modo il concetto di cibo come nutrimento per
pensare agli alimenti come a quanto di meglio abbiamo a disposizio-
ne per prevenire innumerevoli stati di malattia e, soprattutto, quanto
di più naturale e semplice possiamo assumere per “stare bene”.
Si tratta quindi di “aprire la mente” a tutto ciò che di buono può
provenire dalle varie discipline e di valutare l’organismo nel suo
complesso, accettando il concetto che il beneficio che si può trarre
da un alimento non è funzione solo dei nutrienti che lo compongono
ma anche del modo in cui viene assimilato, e dunque del momento
della giornata in cui viene introdotto, dello stato di salute del siste-
ma intestinale a livello del quale avviene
l’assorbimento, dello stato di “pulizia”
dell’organismo che lo accoglie.
Nutrirsi consapevolmente significa tutto
questo e molto di più e solo l’integrazio-
ne delle varie discipline nutrizionali può
farci effettivamente “avvicinare“ ad un
modello di alimentazione corretto per
ogni singolo individuo e curativo di mol-
te specifiche patologie.
Nutrirsi consapevolmente
L’integrazione delle varie discipline
nutrizionali può condurci verso un
modello di alimentazione consapevole,
adeguato ai bisogni specifici
dell’individuo e utile nella prevenzione
delle principali malattie metaboliche.