Previous Page  16 / 32 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 16 / 32 Next Page
Page Background

L a conc e z i on e o l i s t i ca d e l l a nu t r i z i on e

16

Al contrario, durante la notte la temperatura scendeva e la necessità

primaria era proprio quella di proteggersi dal freddo: ecco perché

ciò che veniva introdotto a partire dalla metà della giornata veniva

assimilato e trasformato in grasso, in modo da isolare l’organismo

proteggendolo dal gelo.

Nonostante il progresso e i secoli trascorsi noi siamo rimasti geneti-

camente gli stessi e le stesse sono le esigenze del nostro organismo:

per questa ragione la prima colazione dovrebbe rappresentare il pa-

sto più importante della giornata, il pranzo dovrebbe essere equili-

brato e la cena leggera, in modo da non determinare una eccessiva

assimilazione dei nutrienti ma anche (vantaggio non da poco) da

creare una condizione di minore affaticamento legata ai processi

digestivi, permettendo al Fegato (l’organo più importante in termini

di buon funzionamento metabolico) di svolgere tutte quelle funzio-

ni di depurazione alle quali è deputato (e che come vedremo hanno

luogo in prevalenza nelle ore notturne), che sono fondamentali per

il mantenimento di un buon stato di salute ma che vengono ostaco-

late se l’organo viene sollecitato dall’ingresso di nuovo (o troppo!)

cibo da gestire nel frattempo.

La Nutrizione Olistica si occupa proprio di questo: essa affonda le

proprie radici nella Scienza dell’Alimentazione classica, ma tiene in

conto anche ciò che proviene dalle varie discipline nutrizionali che

si sono fortemente sviluppate in questi ultimi anni e che hanno por-

tato a rivoluzionare importanti concetti alla base delle relazioni tra

i cibi e il nostro organismo, tra gli alimenti e il benessere psicofisico.

Essa supera in qualche modo il concetto di cibo come nutrimento per

pensare agli alimenti come a quanto di meglio abbiamo a disposizio-

ne per prevenire innumerevoli stati di malattia e, soprattutto, quanto

di più naturale e semplice possiamo assumere per “stare bene”.

Si tratta quindi di “aprire la mente” a tutto ciò che di buono può

provenire dalle varie discipline e di valutare l’organismo nel suo

complesso, accettando il concetto che il beneficio che si può trarre

da un alimento non è funzione solo dei nutrienti che lo compongono

ma anche del modo in cui viene assimilato, e dunque del momento

della giornata in cui viene introdotto, dello stato di salute del siste-

ma intestinale a livello del quale avviene

l’assorbimento, dello stato di “pulizia”

dell’organismo che lo accoglie.

Nutrirsi consapevolmente significa tutto

questo e molto di più e solo l’integrazio-

ne delle varie discipline nutrizionali può

farci effettivamente “avvicinare“ ad un

modello di alimentazione corretto per

ogni singolo individuo e curativo di mol-

te specifiche patologie.

Nutrirsi consapevolmente

L’integrazione delle varie discipline

nutrizionali può condurci verso un

modello di alimentazione consapevole,

adeguato ai bisogni specifici

dell’individuo e utile nella prevenzione

delle principali malattie metaboliche.