

L A S C E L TA CON S A P E VO L E D E L P ROP R I O “ S T I L E D I V I TA”
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Eppure, proprio dietro ciò che può sembrare banale, si nasconde
la base del saper vivere correttamente, la capacità di permettere al
nostro organismo di sfruttare appieno tutte le risorse che esso pos-
siede e che, credetemi, sono davvero moltissime.
Perché questo possa realizzarsi il primo passo è proprio compren-
dere che, come accennato in precedenza, l’organismo umano è un
insieme di componenti fra loro intimamente correlate ed è impor-
tante non solo tenere in giusto conto ciascuna di esse ma anche le
“interconnessioni” che le rendono un insieme in grado di funziona-
re così bene.
La genetica in prima battuta. Non dobbiamo mai dimenticare che
anche se nel corso dei secoli il mondo intorno a noi si è evoluto
moltissimo (subendo una accelerata incredibile dal secolo scorso
ai giorni nostri) in realtà i nostri geni sono esattamente gli stessi
dell’uomo delle caverne: ecco che nutrirsi di più nella prima parte
della giornata e solo moderatamente verso sera (evitando, se pos-
sibile, di cenare troppo tardi e di continuare a “mangiucchiare”
durante tutta la serata o, peggio, di notte) assume un significato
importante.
L’uomo delle caverne era un cacciatore e aveva bisogno di una consi-
derevole quantità di energia per muoversi velocemente e procurarsi
la preda: a tale scopo il suo organismo era geneticamente program-
mato per “bruciare” tutto ciò che veniva introdotto fra il momento
del risveglio e la prima metà della giornata (il momento dedicato
alla caccia). Ecco che le cellule, nella prima parte della giornata,
sono più portate a bruciare energia anziché assimilarla sotto forma
di grasso (che rappresenta una riserva energetica).