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Capitolo

1

 Apprendimento: modelli teorici a confronto 

15

perché vengono a modificarsi le pre-cognizioni che ogni alunno

possiede. Tra le intelligenze individuate da Gardner, quella inter-

personale si manifesta attraverso la capacità di stare con gli altri,

intessendo relazioni positive e alimentando proprio il processo di

empatia, poiché mette in condizione di interpretare le emozioni,

le motivazioni e gli stati d’animo altrui.

1.4.1

 I contributi delle scienze dell’educazione

Il contesto ambientale, veicolando continuamente nuovi appren-

dimenti e paradigmi di riferimento, rende necessario il possesso

di strumenti cognitivi e linguaggi che mettano in condizione di

interagire con esso, intessendo un dialogo produttivo e rapporti

di interazione e reciprocità verso l’altro da sé. Si tratta di un rap-

porto di arricchimento continuo in cui vengono potenziate nuove

capacità cognitive e comunicative.

In base a questa premessa, nel rapporto di incessante scambio e

interazione col mondo esterno, l’apprendimento stesso non può

seguire un percorso lineare e piatto, soprattutto quando al cen-

tro del processo formativo c’è il bambino (futuro adulto), il cui

apprendimento avviene principalmente sull’osservazione di fatti

e fenomeni.

L’adattamento a nuove situazioni richiede sempre intelligenze e

competenze che configurano non solo il bambino-apprendente,

ma anche l’insegnante il quale, nella ricerca delle migliori prati-

che (

best pratictices

) e strategie per il successo formativo, non può

prescindere dalla conoscenza dei contribuiti delle scienze dell’e-

ducazione e dei modelli formativi più significativi nell’organizza-

re e realizzare la relazione didattica.

Vediamo, dunque, come funziona il pensiero del bambino e quali

strutture mentali connotano i potenziali di sviluppo dell’attività

cognitiva.

1.5

 Il modello della psicologia genetica

La psicologia genetica si è venuta gradualmente a costituire come

sistema di conoscenze orientato verso lo studio dello “sviluppo

mentale” del bambino.

L’oggetto di studio di questo settore della psicologia, pertanto,

non è il “bambino” nelle sue manifestazioni psicologiche e com-