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Parte Prima
Apprendimento, programmazione e valutazione
Esso, tuttavia, deve tenere nel massimo conto la dimensione cultu-
rale dell’ambiente nel quale il soggetto è immerso.
Il contesto ambientale, infatti, si fa artefice di una serie di processi
educativi che, veicolando nuovi apprendimenti e nuovi paradigmi
di riferimento, tendono a modificare le risposte specifiche e diffe-
renziate degli individui, influenzandone il comportamento.
Grazie ai nuovi apporti delle neuroscienze cognitive, oggi abbia-
mo nuovi strumenti da applicare nel campo dell’educazione. Ab-
biamo già anticipato come nella vita di ogni individuo, dotazioni
genetiche iniziali e esperienze interagiscono per permettere lo
sviluppo. Il nostro cervello viene strutturato e ristrutturato dalle
interazioni con l’ambiente sociale e naturale e questo processo
influenza l’apprendimento futuro.
Nel processo cognitivo, un ruolo fondamentale è svolto dalle
emozioni, la cui influenza coinvolge attivamente aree del nostro
cervello: le neuroscienze hanno stabilito il forte nesso esistente
tra dimensioni emotive e dimensioni cognitive, per cui appare
evidente e scontato che un sistema educativo che si occupi dello
sviluppo cognitivo del bambino debba necessariamente occupar-
si del suo sviluppo emotivo. Le neuroscienze dimostrano come il
nostro cervello si sviluppi attraverso le interazioni con gli altri. A
questo proposito, la scoperta dei neuroni specchio (
mirror neurons
)
ci aiuta a comprendere questo nesso tra dimensione cognitiva e
dimensione emotiva: i neuroni specchio sono cellule del cervello
che si attivano sia quando compiamo una determinata azione, sia
quando osserviamo qualcun altro che la compie; essi ci aiutano a
capire immediatamente cosa sta facendo chi ci sta di fronte, senza
necessità di un ragionamento complesso. Inoltre, essi permettono
di imitare il comportamento degli altri e di entrare in empatia
con essi. Ovviamente, da un punto di vista pedagogico, non si può
non pensare alle implicazioni nell’imitazione dei processi cogni-
tivi. Relativamente all’empatia, coinvolta nelle nostre interazioni
e relazioni, i neuroni specchio ci aiutano a entrare in sintonia
con gli altri e con ciò che accade davanti a noi; così, un ambiente
ricco di sollecitazioni e in cui vi sia interazione e spinta verso la
comprensione permette al sistema dei neuroni specchio di rico-
noscere e apprendere. Secondo quanto afferma Gardner, nello
sviluppo della sua teoria delle “intelligenze multiple”, quando in
una classe si instaura un clima di fiducia, avvengono scambi pro-
fondi e importanti che facilitano e promuovono l’apprendimento,