

Capitolo
1
Apprendimento: modelli teorici a confronto
17
1.6
I contributi di Jean Piaget alla conoscenza
del bambino
Jean Piaget può essere considerato precursore della psicologia co-
gnitiva di cui ha anticipato le idee di strutture mentali e di schemi
di funzionamento del pensiero atti ad elaborare le informazioni
sensoriali e percettive. Egli ha cercato di interpretare i processi
mentali come attiva organizzazione e costruzione di idee.
Piaget può essere definito un esponente dell’epistemologia ge-
netica in quanto i suoi interessi si sono orientati verso uno studio
sistematico dell’evoluzione delle strutture cognitive dalla loro
origine: dalla nascita dei soggetti fino al raggiungimento dell’età
adulta.
Scopo principale dei suoi studi è stato l’intento di individuare la
genesi di ogni forma di conoscenza infantile.
Nato a Neuchâtel nel 1896 e morto a Ginevra nel 1980, è stato al-
lievo di Édouard Claparède e suo successore nella direzione dell’I-
stituto Jean-Jacques Rousseau di Ginevra.
I risultati delle ricerche di Jean Piaget nel campo dello sviluppo
cognitivo e dello sviluppo dell’intelligenza hanno consentito di in-
dividuare identità e differenze tra vita mentale del bambino e vita
mentale dell’adulto, descrivendo i modi di funzionare del pensie-
ro infantile nel corso dell’età evolutiva.
Nello studio dei processi evolutivi, Piaget analizza le fasi iniziali
dello sviluppo mentale individuando modi e forme del pensiero
del bambino, seguendo le trasformazioni degli schemi mentali in-
fantili da strutture semplici in strutture sempre più complesse fino
ad arrivare ad una fase finale corrispondente all’età adulta.
Egli si pone il problema del rapporto esistente tra logica formale e
psicologia dello sviluppo intellettuale.
La logica formale descrive i sistemi di relazione formali già com-
pletamente costruiti dal pensiero e indipendenti dalla verifica
sperimentale, non suscettibili, cioè, di modificazioni arbitrarie da
parte del pensiero stesso.
La psicologia dello sviluppo intellettuale cerca di stabilire come il
pensiero giunge a rendersi conto dell’esistenza di sistemi di rap-
porti logici, e si interessa soprattutto di attribuire un vero signifi-
cato a tali rapporti, considerandoli quale descrizione del modo di
funzionare del pensiero, quando questo ha raggiunto un grado di
sviluppo elevato.