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Parte Prima
Apprendimento, programmazione e valutazione
Gli schemi mentali preesistenti costituiscono chiavi di lettura utili
ad interpretare la realtà.
Le esperienze nuove, tuttavia, presentano elementi che non sono
compresi negli schemi di previsione e di spiegazione posseduti dal
soggetto. Quest’ultimo, pertanto, non è nelle condizioni di poter
comprendere, e quindi conoscere, quanto di nuovo l’ambiente gli
presenta.
Di fronte a nuove esperienze il soggetto si trova, quindi, ad assu-
mere nuovi dati da inglobare nei propri schemi mentali attraverso
un processo che Piaget definisce di “assimilazione”.
A tale processo, perché vi sia comprensione e quindi conoscenza,
deve corrispondere un processo di “accomodamento” degli sche-
mi mentali già posseduti che devono trasformarsi in modo da in-
cludere i nuovi dati provenienti dall’esperienza.
Gli schemi mentali preesistenti, più elementari e semplici perché
comprensivi di esperienze minori e atti ad interpretare un numero
inferiore di fenomeni, a seguito di processi di assimilazione e di
accomodamento, si trasformano in schemi mentali più complessi
ed evoluti.
Appare evidente che processi di assimilazione e processi di acco-
modamento sono fenomeni complementari: a ogni assimilazione
deve corrispondere un accomodamento.
L’equilibrio che si stabilisce tra i due processi è di tipo dinami-
co, caratterizzato cioè dal passaggio da schemi mentali inferiori a
schemi mentali superiori.
Lo schema del battere, ad esempio, si evolve e si trasforma a mano
a mano che il bambino matura nuove esperienze: se un bambi-
no, che è solito battere sul pavimento oggetti che, per dimensioni,
possono essere contenuti nel pugno della mano, si trova, invece,
di fronte a un oggetto nuovo e più grande, egli è costretto ad adat-
tare il proprio comportamento alla nuova situazione; accomoda
quindi gli schemi di prensione posseduti ed esercita nuovi coordi-
namenti senso-motori.
Lo schema primitivo del battere, di fronte a una nuova esperienza,
ha assimilato nuovi dati e, scoperte nuove posizioni delle dita della
mano e nuovi livelli di motricità fine, si è trasformato secondo un
nuovo schema più adatto alla situazione reale.